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02/11/2016
di Cosimo Vestito

Acquisto in Programmatic, ecco cosa preoccupa i marketer

Qualità e trasparenza dell'inventario pubblicitario costituiscono i principali timori dei professionisti. Lo registra una ricerca di Strata

Se da una parte gli inserzionisti riscontrano molteplici vantaggi nella pubblicità in Programmatic, aumentando di conseguenza i  budget stanziati per questa modalità d’acquisto, molti di loro nutrono dubbi per quanto riguarda l’inventario. Una ricerca, effettuata in agosto da Strata, ha rilevato che quasi il 60% dei professionisti d’agenzia è preoccupato per la qualità dell’inventario disponibile. Un timore che è montato di pari passo con lo stesso acquisto in Programmatic: nel maggio del 2015, il dato corrispondeva al 48%. La trasparenza dell’inventario è un altro motivo di apprensione: lo ha dichiarato il 52,7% dei rispondenti, in crescita rispetto a maggio dello scorso anno. Nonostante i dubbi da parte dell’industria, eMarketer prevede che la spesa in pubblicità programmatica display raggiungerà quest’anno i 25,23 miliardi di dollari negli Stati Uniti, costituendo il 73% della spesa complessiva in annunci tabellari. Le paure dei compratori potrebbero rappresentare la ragione per cui sempre più acquisti automatizzati stanno avvenendo attraverso canali diretti, in opposizione al real-time bidding. Sempre eMarketer stima che quest’anno il 53% della display programmatica sarà transato direttamente, in crescita dal 48% registrato nel 2014; entro il 2018 la quota dovrebbe salire al 56%.

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