• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
17/03/2017
di Alessandra La Rosa

L'header bidding è una tecnologia così diffusa come si pensa?

Secondo una ricerca internazionale, è adottata solo dal 12% dei siti top 1.000 di Alexa. Lo studio ha individuato anche i wrapper e gli adapter più utilizzati

Header bidding è una delle parole del momento in ambito Programmatic, e la tecnologia che ha questo nome è sempre più diffusa come modalità di vendita automatizzata di spazi. Ma è davvero così? Nonostante gli operatori del settore ne sottolineino da tempo i benefici, e la tecnologia stessa col tempo si sia evoluta, passando da approcci client-side a server-side, apparentemente solo il 12% dei siti top 1.000 di Alexa utilizza oggi l'header bidding, secondo un recente studio internazionale. La stragrande maggioranza di questi siti, oltre l'80%, deve ancora adottare la tecnologia. Tra gli utilizzatori, le soluzioni wrapper più utilizzate sono risultate essere quelle fornite da Criteo (42,1%) e Amazon (24,4%), ma diversi editori (17,1%) utilizzano anche il container gratuito ed open-source Prebid.js. La ricerca ha osservato anche l'utilizzo dei bidder adapter: tra questi, il più comune risulta essere quello di AppNexus (24%), seguito da Rubicon Project, Sonobi e Sovrn. In tutto i casi di utilizzo di "adattatori" sono stati 126 su 121 siti che usano l'header bidding, il che lascia intendere che alcuni editori utilizzano tecnologie di diversi fornitori in contemporanea.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI