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27/04/2018
di Alessandra La Rosa

La GDPR si avvicina: tra conoscenze e priorità, ecco a che punto sono le aziende

Secondo uno studio globale, tra le imprese permane ancora un vuoto di informazione sul tema. Ma varie strategie sono già state messe in campo

Manca meno di un mese alla definitiva entrata in vigore della GDPR, e se molte società hanno già messo in campo i necessari strumenti per rendersi conformi alla normativa, secondo una ricerca globale pare che tra le aziende ci sia ancora poca informazione sulle implicazioni che il regolamento europeo avrà in ambito marketing. Lo studio, condotto su professionisti di società multinazionali tra marzo e aprile dalla World Federation of Advertisers (WFA), ha evidenziato che la metà dei marketer - il 52% - ha ancora grosse carenze di conoscenza sugli effetti della GDPR sulle future campagne di marketing. Una percentuale abbastanza alta, sebbene la quota di chi è invece pienamente informato (il 41% dei professionisti) sia comunque in crescita rispetto al passato (a luglio dello scorso anno era il 24%). Diverse le strategie messe in campo per informare i dipendenti: nove su dieci rispondenti citano formazione o comunicazioni interne, il 50% ha dichiarato di aver aumentato o di pianificare di aumentare l'assunzione di specialisti in data protection o di consulenti esterni per aiutare a gestire l'adeguamento alla norma. Sei aziende su dieci, inoltre, stanno rivedendo i contratti con le loro agenzie (64%) e aggiornando il registro delle attività di processamento dei dati (62%). In ogni caso, la principale priorità è quella di rivedere le procedure per la gestione delle richieste individuali legate ai dati personali, come la cancellazione o la rettifica dei dati: secondo il 69% degli intervistati questo è un tema fondamentale, anche se ancora l'implementazione in questo ambito rimane molto indietro (12%).

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