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26/02/2015
di Simone Freddi

Gabriele Mirra, coo Italiaonline: «Il futuro della pubblicità? Sarà all'insegna di Programmatic e iniziative speciali»

Il manager: «In Italiaonline abbiamo imparato a sfruttare tutte le opportunità che offre la pubblicità automatizzata, dall’open RTB ai private deal su quello che per noi costituisce il secondary premium». Confermata intanto la possibile ripresa della strada della quotazione in Borsa

Il futuro dell'adv? Passerà anche dal Programmatic. A dirlo è Gabriele Mirra, chief operating officer di Italiaonline, che Programmatic Italia ha incontrato alla serata finale del contest “Oscar del Cibo di Strada” di Cibodistrada.it, sito verticale nato la scorsa estate dalla collaborazione tra la internet company e l’esperto di gastronomia Mauro Rosati. «A mio parere - ci ha spiegato Mirra -, l’advertising display nei formati standard sarà sempre di più gestita attraverso piattaforme tecnologiche e operazioni di Programmatic, che riducono gli spazi di inefficienza e nel medio periodo porteranno concreti benefici in termini di ricavi per chi può mettere a disposizione delle inventory di qualità». La vendita "tradizionale", comunque, non è destinata a sparire, piuttosto «sarà orientata a sviluppare progetti tailor made per i singoli clienti, sviluppati ad hoc e a forte carattere consulenziale e progettuale». Italiaonline ha un forte posizionamento in ambito Programmatic, essendo stata una delle prime internet company a credere nel potenziale della vendita automatizzata di spazi. «Al netto di Google e Facebook - ci ha rivelato Mirra -, credo di poter dire che Italiaonline è la media company che più di tutte ha creduto nel Programmatic, entrando subito in questo mercato sin dai primi ad exchange». E da allora il mercato del Programmatic, così come quello della Digital Adv in generale, è molto cambiato, vivendo una profonda evoluzione. «Oggi abbiamo imparato a sfruttare tutte le opportunità che offre questo mondo nelle sue diverse declinazioni, dall’open RTB ai private deal su quello che per noi costituisce il secondary premium». Intanto, continuano i lavori sul fronte Gold5, la “superconcessionaria” per il video online fondata da Italiaonline insieme a Manzoni, Banzai, Mediamond e RCS: «E’ un progetto ancora in fase di early stage, che stiamo sviluppando e in cui riponiamo grande fiducia», ci ha rivelato il manager. Infine, il coo di Italiaonline ha confermato la possibile ripresa della strada della quotazione in Borsa, dopo il dietrofront dello scorso ottobre. Proprio qualche giorno fa, infatti, Naguib Sawiris, il magnate egiziano azionista di riferimento della società, ha dichiarato che una decisione riguardo il possibile nuovo tentativo di quotazione sarà presa entro giugno.  «E’ una delle opzioni sul tavolo - ha detto a proposito Mirra -, anche se non l’unica. Come avevamo già detto lo scorso ottobre, quando a causa delle prospettive di mercato sfavorevoli abbiamo fatto marcia indietro rispetto all’IPO, abbiamo un piano di espansione che non è vincolato alla raccolta di capitali attraverso una quotazione. I nostri fondamentali sono solidi, Italiaonline non ha debiti, genera cassa, e possiamo finanziare le operazioni necessarie al nostro piano di sviluppo anche senza ricorrere al mercato azionario».

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