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15/03/2017
di Alessandra La Rosa

Omnicom, Publicis e importanti nomi dell'ad tech valuteranno per AdBlock Plus gli annunci "accettabili"

La società, famosa per il suo ad blocker, ha ufficializzato i nomi dei primi membri dell'Acceptable Ads Committee, che verificherà la "non intrusività" delle campagne con un occhio di riguardo ai ricavi pubblicitari degli editori

Ci saranno alcune delle principali holding pubblicitarie, oltre a importanti nomi dell'ad-tech, tra i membri dell'Acceptable Ads Committee di AdBlock Plus.

Il gruppo sarà chiamato a prendere il controllo del controverso programma "Acceptable Ads" della società famosa per il suo ad blocker. Programma che di fatto è un sistema per la classificazione delle pubblicità in base a degli standard di posizionamento, riconoscimento e dimensioni valutati "accettabili" per gli utenti di AdBlock Plus. "Il programma Acceptable Ads è partito nel 2011, quando Adblock Plus ha iniziato a dare la possibilità agli utenti di bloccare la maggior parte degli annunci, ma ammettendo le campagne rispondenti a determinati criteri di 'accetabilità' - spiega Ben Williams, Communication and Operations Director di AdBlock Plus in un blog post -. L'Acceptable Ads Committee prenderà il controllo completo su questi criteri e sul compromesso tra gli utenti che vogliono bloccare le pubblicità intrusive e gli editori che fanno affidamento sulle entrate pubblicitarie».

Tra le società partecipanti alla commissione, ci saranno diverse agenzie, tra cui TLGG di Omnicom e Saatchi & Saatchi di Publicis, a cui si affiancano importanti nomi dell'industry ad-tech come Rocket Fuel, Sharethrough e Criteo, aziende come Dell, ed editori del calibro di Condé Nast e TED Talks. Il processo di selezione dei commissari non è tuttavia concluso, e nuovi nomi potrebbero presto aggiungersi.

La commissione si compone di tre coalizioni di esperti: "User Advocate", che comprenderà anche utenti reali, "For-profit", di cui fanno parte le società sopra citate, ed "Expert". In basso uno schema dell'organizzazione.

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