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21/10/2015
di Alessandra La Rosa

Digital radio in Programmatic: l'ad exchange Dax di Global l'anno prossimo anche in Italia

La società inglese ha annunciato l'espansione in 18 nuovi Paesi in Europa, tra cui il nostro, dove gli advertiser potranno pianificare le loro campagne in modalità diretta e automatizzata presso un bacino di 5 milioni di ascoltatori radiofonici

Il digital audio exchange Dax di Global si prepara ad arrivare in Italia all'inizio dell'anno prossimo. La società inglese ha annunciato infatti che nei primi mesi del 2016 espanderà il proprio operato a 18 nuovi Paesi, dove per la prima volta gli advertiser potranno avere accesso a un ampio numero di ascoltatori di digital radio, servizi di straming musicale e podcast europei. La mossa porterà di fatto Global ad essere la più grande piattaforma di acquisto di pubblicità audio nel Vecchio Continente, sia in modalità diretta che in programmatic. In occasione dell'ampliamento, Global creerà il suo primo team di vendita internazionale, aumenterà le dimensioni della squadra di digital account management e assumerà un gruppo di creativi per lo sviluppo di campagne paneuropee. Secondo Oliver Deane, commercial digital director di Global, c'è un alto livello di interesse da parte degli attuali utilizzatori di Dax per la realizzazione di campagne in Europa. Proprio per questo, il network di nuove menti creative scriveranno e produrranno campagne in diverse lingue per i clienti, riportando al direttore creativo Jo McCrostie. Già diverse piattaforme di streaming musicale, radio digitali e podcast locali e paneuropei hanno stretto accordi con Global per la vendite tramite l'ad exchange della propria inventory in tutta Europa a partire dall'anno prossimo. L'audio ad exchange Dax è stato creato da Dax nel giugno del 2014. Attualmente lavora con più di 140 digital audio publishers e 250 advertisers. Contattata da Programmatic Italia, Global ci ha confermato che l'Italia è inclusa tra i Paesi del round di espansione e che il debutto sul nostro mercato è atteso per l'inizio del 2016. Attraverso accordi con editori paneuropei come MixRadio, Rdio, Jango e Radionomy ed editori locali come Prima Radio, la società conta di poter raggiungere nel nostro Paese un bacino di 5 milioni di ascoltatori.

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