Una delle parole del momento in ambito programmatic è "Blockchain". Dietro questa parola si nasconde una sorta di sistema peer-to-peer che consente lo scambio e la distribuzione sicura di quasiasi genere di dati, come avviene con i Bitcoin di cui è alla base.
Col tempo, questa tecnologia ha ampliato i suoi orizzonti di utilizzo, abbracciando anche il mondo dell'advertising tecnologico. Comcast, insieme a Mediaset e ad altri broadcaster, ha recentemente annunciato lo sviluppo della Blockchain Insights Platform, uno strumento che, utilizzando tale sistema, consentirà a vari editori di mettere i propri dati a disposizione del mercato pubblicitario attraverso una piattaforma condivisa, senza perderne la proprietà e nel rispetto della privacy. E anche online è poco tempo fa nato un consorzio volto all’utilizzo della tecnologia in ambito adv: AdLedger Consortium, composto da MadHive, Integral Ad Science, IBM e Premion.
Il mercato pubblicitario, insomma, sembra essersi accorto dell'utilità di questo strumento, soprattutto per lo scambio di dati, dove risulta essere particolarmente efficiente e sicuro. E adesso, per studiarne le potenzialità, IAB Tech Lab ha lanciato un nuovo tavolo di lavoro dedicato.
Capitanato da Richard Bush, chief product and tech officer dell'ad exchange del Nasdaq NYIAX, e da Michael Palmer, global director of product di mPlatform, il gruppo sta cercando nuovi membri da affiancare agli attuali sette partecipanti, che appartengono a GroupM, NYIAX, alla società di misurazioni Kochava, alla DSP Centro e all'operatore specializzato in blockchain MetaX. L'intenzione è quella di creare un gruppo eterogeneo in cui i partecipanti provengano da diverse aree del mondo pubblicitario digital, in modo che abbiano sensibilità anche sulle questioni del mercato più urgenti da affrontare.
Obiettivo del tavolo di lavoro è infatti individuare nuovi ambiti di applicazione della blockchain nel mercato pubblicitario, puntando in ultima istanza a costruire standard e best practice dell'utilizzo della tecnologia in campi quali l'anti-frode, le misurazioni, la riconciliazione delle discrepanze nel billing e le transazioni finanziarie. Il tutto naturalmente stabilendo dei campi prioritari.
Tra le intenzioni del gruppo c'è anche quella di capire quanta familiarità ha il mercato con la blockchain, e fare informazione sul tema.