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28/06/2018
di Alessandra La Rosa

Amazon dismette il formato CPM Ads, dedicato ai piccoli editori

La soluzione display verrà ritirata a fine settembre. Restano disponibili i prodotti Unified Ad Marketplace e Native Shopping Ads

Amazon continua ad affinare la sua offerta adv, nel tentativo di raggiungere le due big Facebook e Google. Il colosso ecommerce ha annunciato che ritirerà dal mercato entro la fine di settembre il formato CPM Ads. Lanciato nel 2014 come uno dei primi tentativi della società nel campo della pubblicità display, il formato consentiva a piccoli editori affiliati al programma Amazon Associates (che consente di promuovere sui propri siti prodotti di Amazon) di ospitare banner o altri annunci a cost-per-impression sulle loro property. Non è chiaro il motivo di questa dismissione: secondo quanto ipotizza TechCrunch, potrebbe essere la volontà di spostare gli editori su altre soluzioni adv più performanti e/o la poca popolarità del formato. La stessa Amazon, nella nota in cui ufficializza il ritiro dei CPM Ads, comunica che rimangono disponibili altre due soluzioni: Unified Ad Marketplace e Native Shopping Ads. Il primo è un altro formato display, che mette insieme la domanda proveniente sia da Amazon che da altre SSP come AppNexus, Google e Rubicon Project. Tuttavia sembrerebbe un prodotto più adatto a grossi editori, e difatti per utilizzarlo i publisher devono rispondere a determinati requisiti. Native Shopping Ads, invece, è rivolta agli stessi utilizzatori di CPM Ads ma, a differenza di questo formato, è una soluzione native e può essere utilizzata solo per prodotti attinenti al contenuto delle pagine in cui è posizionata. I CPM Ads verranno dismessi il 30 settembre, gli ultimi pagamenti verranno effettuati il 30 novembre e la reportistica terminerà il 31 dicembre.

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