Oggi nella nostra rassegna parliamo di brand safety, blockchain e di una nuova piattaforma di Comcast per la pubblicità video.
Le holding pubblicitarie si uniscono in nome della brand safety
La
brand safety è diventata un tema così importante per gli inserzionisti che società normalmente tra loro concorrenti hanno deciso di mettersi insieme per promuoverla nell'ecosistema digitale. All'interno dell'American Association of Advertising Agencies, operatori del calibro di IPG, Omnicom Media Group, Havas, GroupM, Dentsu Aegis Network, Horizon Media, MDC Partners e Publicis Group hanno unito le forze nella creazione di un consorzio, chiamato
Advertiser Protection Bureau (APB), volto alla condivisione di conoscenze e case study sulla brand safety e alla messa a punto di modi per combattere eventuali rischi per le aziende.
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Pubblicità online, la blockchain può essere utile anche per gli utenti?
Molti operatori della industry vedono nella
blockchain una tecnologia capace di porre soluzione a varie inefficienze della pubblicità digitale, contribuendo alla riduzione dei costi e all'eliminazione delle frodi. Ma, in una fase in cui il rapporto tra online adv e consumatori sta diventando sempre più conflittuale, tra formati "disturbanti" e scandali sul fronte dati, può costituire anche uno
strumento utile per dare un maggiore controllo agli utenti sulla pubblicità visualizzata?
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Comcast lancia una nuova piattaforma cloud per la pubblicità video
Comcast Technology Solutions, divisione di Comcast Cable specializzata nello sviluppo di tecnologie per aziende, fornitori di contenuti e distributori, lancia una
nuova piattaforma basata su cloud per la pubblicità video. Si chiama
AdStor e si propone di risolvere il problema dell'erogazione della stessa campagna su diversi ambienti: consente infatti agli annunci pubblicitari di essere velocemente caricati su una libreria aggregata sul cloud, da dove potranno poi essere erogati sulle varie piattaforme video digitali e on demand.
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