Dopo l'acquisto di Yahoo da parte di Verizon, Aol, la controllata del colosso americano delle telecomunicazioni, attraverserà un processo di evoluzione nel quale la pubblicità programmatica sarà un elemento fondamentale.
A dirlo Christina Lundari, Managing Director di AOL Italia, intervistata al Dmexco di Colonia: «Al centro delle nostre strategie oggi, oltre agli obiettivi riguardanti l'integrazione tra Verizon e Yahoo, c'è il programmatic. Il mercato sta andando in quella direzione e AOL sente il dovere, visto anche tutto quello che è capace di offrire, di guadagnare la posizione di attore rilevante in questo scenario. Ecco perché tutti gli investimenti che attualmente sono stati fatti vanno a rafforzare quell'area e la tecnologia in nostro possesso, sia attraverso azioni di perfezionamento di quanto già abbiamo, sia attraverso acquisizioni studiate ad hoc».
Attualmente, AOL, precisa la manager, sta agendo seguendo due direttive: «Da un lato stiamo cercando soluzioni per gli editori, ai quali offriamo già una piattaforma - perfettamente integrata in AOL - che è capace di gestire metriche video e display, integrare dati e offrire insights sulla fruizione da mobile. Dall'altro lato, quindi sul fronte advertiser, offriamo una DSP che, al contrario della prima, non è ancora integrata. Lo sforzo attuale di AOL è proprio quello di integrare queste anime e farle dialogare tra loro in modo produttivo per tutti gli attori coinvolti, puntando sempre a offrire il meglio», spiega Lundari, aggiungendo che, in questo contesto, sarà proprio la fusione con Yahoo a fare la differenza.
Sempre ragionando sul rafforzamento dell'offerta programmatica, la managing director afferma: «Il prossimo step, in un'ottica di integrazione, sarà quello di sviluppare una DMP. Questo passo sarà cruciale. I dati sono uno degli asset fondamentali dell'offerta di AOL, soprattutto in America, dove la sua leadership è stata costruita sull'integrazione dei dati di Verizon. Questa purtroppo non è ancora una realtà in altri Paesi, su cui però ci si vuole cominciare a muovere con strumenti adatti».
Intanto, proprio in tema dati, AOL ha diffuso in questi giorni la ricerca Content Moment: «Con questo studio, abbiamo voluto dimostrare quanto sia importante comprendere il consumatore sempre più a fondo, sia per gli advertiser che per i publisher, ma anche per il futuro di questo mercato» (leggi articolo dedicato).