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11/02/2020
di Rosa Guerrieri

Weborama: 6 motivi per cui puntare sull’analisi dei dati nel 2020

Secondo la data science company, implementare una strategia data-driven è particolarmente importante per ottimizzare gli investimenti e garantire un elevato ROI. Ecco perché

Secondo i dati dell’ultimo “Data & Marketing Association Business Report”, condotto dalla società di ricerca americana Winterberry Group, l’80% dei CMO negli Stati Uniti aumenterà gli investimenti in analisi predittive, a conferma di quanto questo approccio strategico sia stato efficace in termini di ROI. In particolare, la società di ricerca non solo ha stimato una crescita nel 2019 di investimenti delle aziende in analisi dei dati a favore di una maggiore personalizzazione, ma ha previsto che i segmenti relativi ai big data e ai data service cresceranno del 6,3% nel 2020, raggiungendo i 23,2 miliardi di dollari grazie ad un maggiore utilizzo delle Customer Data Platform. «Gli advertiser hanno la possibilità di attingere ad un’immensa quantità di dati, ma spesso non hanno in casa gli strumenti tecnologici, le risorse umane e le competenze necessari per analizzarli nel modo più corretto ed efficace, perdendo così infinite possibilità di crescita - commenta Roberto Carnazza, Managing Director di Weborama Italia -. I dati citati confermano ciò che noi viviamo quotidianamente, ovvero che vi è una molteplicità di aziende che, dopo aver testato i reali benefici di questo approccio, continua ad investire, sviluppando ulteriormente il proprio business». «Inoltre – aggiunge Carnazza - un aspetto determinante per il 2020 sarà l’affermazione dell’Intelligenza Artificiale come strumento di elaborazione dei dati, non solo per trarre insight strutturati ma anche e soprattutto per costruire modelli predittivi che possano meglio supportare le azioni di marketing delle aziende. Negli ultimi cinque anni sono stati investiti 11 miliardi di dollari in AI a livello globale. Weborama è stata tra le prime realtà ad implementarla nel processo di analisi dei dati e prevediamo un incremento di utilizzo anche nel nostro Paese». In questo contesto, la data science company Weborama suggerisce i sei principali motivi per cui i brand dovrebbero implementare una strategia data-driven al fine di ottimizzare gli investimenti e garantire un elevato ROI. 1 – Per arricchire il più possibile il tuo CRM Il CRM contiene dati importantissimi sulle abitudini di acquisto dei clienti. Cosa comprano, con che frequenza, quanto spendono. Ma l’orizzonte è limitato al proprio mondo. Arricchire queste informazioni con dati di seconda e di terza parte permetterà di conoscere i clienti a 360°. 2 – Per analizzare i dati e trovare i consumer insight più interessanti Attraverso l’analisi dei dati - di prima, seconda e terza parte - si potrà avere una fotografia dei propri clienti. Chi sono? Come si comportano? Cosa hanno in comune tra loro? Lasciar parlare i dati, senza assunzioni di principio e preconcetti, migliorerà la capacità di relazionarsi con i clienti e di offrire loro la migliore esperienza di acquisto possibile. 3 – Per conoscere le reali “personas” Grazie all’analisi dei dati si potranno individuare le cosiddette “personas”, ossia profili che descrivano i clienti-tipo: il compratore d’impulso che acquista spinto dall’ispirazione del momento, il cacciatore di offerte, quello che confronta per settimane il prezzo di uno stesso prodotto su tutti i siti, il fedelissimo che compra sempre e solo da un brand oppure il cliente casuale. 4 – Per rendere le campagne pubblicitarie ancora più efficaci Le personas possono diventare target per campagne di acquisizione, in programmatic, in reservation oppure tramite email marketing. Ogni canale di contatto online può essere indirizzato tramite i dati. Ma c’è di più, grazie alla riconciliazione dei dati di comportamento online con il CRM i brand potranno anche sfruttare queste informazioni nel mondo fisico con campagne direct estremamente personalizzate. Secondo i dati del “2019 Personalization Development Study” di Monetate condotto su un campione di oltre 600 Senior Marketer di aziende attive in tutto il mondo, il 45,4% degli intervistati ha segnalato un incremento di investimenti nell’implementazione di una strategia data-driven negli ultimi 12 mesi. 5 – Per personalizzare al massimo i contenuti, i prodotti e le offerte I dati non hanno solo una funzione pubblicitaria. Grazie ai dati si potrà rendere il proprio sito in grado di adattarsi ai gusti e agli interessi del cliente, proponendo a ciascuno i prodotti migliori e le offerte più adatte. La personalizzazione dei contenuti è essenziale per creare un legame e instaurare un rapporto di fiducia. A riprova dell’efficacia delle strategie data-driven, secondo i dati del “2019 Personalization Development Study” di Monetate, il 77% delle realtà che hanno attuato strategie di data driven marketing, ha aumentato le proprie revenue. In particolare, l’86% delle aziende intervistate ha addirittura raddoppiato il proprio ROI. Una corretta personalizzazione deriva quindi da una perfetta analisi dei dati. 6 – Per sviluppare il proprio business e diversificare i propri prodotti Ogni azione, sia essa una campagna pubblicitaria, l’inserimento di un nuovo prodotto o un’offerta speciale, permetterà di raccogliere nuove informazioni per arricchire le analisi di un brand. Il tracciamento aiuterà ad avere un’idea sempre più chiara dei clienti e permetterà di riconoscerli a colpo d’occhio nella massa degli utenti del web. Non è tutto, i dati aiutano a prendere anche decisioni di sviluppo del business: quali nuovi prodotti inserire in assortimento? Quali nicchie di interesse poter sfruttare per differenziarsi dai competitor? A quali prodotti o servizi i clienti più fedeli potrebbero essere interessati, domani, anche se ancora non lo sanno? Le risposte? Si trovano tutte nei dati.

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