• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
27/01/2017
di Alessandra La Rosa

Viralize vola: +300% nel 2016. Marco Paolieri: «In cantiere una nuova DMP»

Dopo un anno coronato da una crescita a tripla cifra delle revenue e da una forte espansione internazionale, la società è ora al lavoro su una Content Side Platform per i Video e su una DMP pensata anche per i piccoli e medi editori

Viralize, la piattaforma tecnologica per la distribuzione e monetizzazione di contenuti video capace di connettere content owner, advertiser e publisher, ha appena concluso un anno molto importante della sua storia, segnato dall’avvio di una forte espansione internazionale e coronato da un incremento sulle revenue superiore al 300%. Ciononostante, la società non accenna a fermare il suo sviluppo: i suoi progetti in cantiere infatti sono tanti, dalla creazione di una Content Side Platform, che permetterà di rendere disponibili contenuti video su base d'asta, alla realizzazione di una DMP volta a fornire anche ad editori medio-piccoli degli strumenti per collezionare e monetizzare i dati della propria audience. Ce ne parla Marco Paolieri, Ceo di Viralize. Come si posiziona Viralize nell’ecosistema del Programmatic Advertising? «Viralize è una piattaforma altamente tecnologica per la distribuzione e monetizzazione di contenuti video, che connette content owner, advertiser e publisher. L'ecosistema del Programmatic Video mette oggi in comunicazione advertiser e publisher attraverso piattaforme come le DSP e gli SSP/Exchange. Noi ci immaginiamo un modello di Programmatic esteso che coinvolge anche un terzo attore, il content owner. A questo proposito, stiamo lavorando allo sviluppo di quella che noi chiamiamo CSP (Content Side Platform), che permetterà di rendere disponibili contenuti video su base d'asta come avviene per campagne e posizionamenti, ottenendo i benefici di monetizzazione e scalabilità già dimostrati per editori e inserzionisti». Parliamo di dati. Quali sono secondo lei i vantaggi di un loro corretto utilizzo? «I dati rappresentano di fatto una dimensione di targeting aggiuntiva ed altamente mirata, oltre che un modo efficace di diminuire la dispersione di una campagna. Come per l'inventory, però, tutto dipende dalla qualità e ci troviamo ancora in una fase iniziale in cui è ancora difficile comparare soluzioni diverse. Editori grandi e piccoli sono senz'altro consapevoli del valore dei dati e i più strutturati sono senz'altro già attrezzati per trarne beneficio. Quello che forse manca, tuttavia, è la presenza sul mercato di attori affidabili ed altamente tecnologici che si rivolgano ai piccoli-medi editori e che possano accompagnarli nel percorso di raccolta e monetizzazione dei dati della propria audience a 360 gradi». Viralize come risponde a questa situazione? «Stiamo lavorando ad una tecnologia DMP che sarà alla base del nostro Audience Network, una novità che rilasceremo nel corso di quest'anno. Viralize sarà in grado di segmentare gli utenti su base semantica e socio-demografica, oltre che a raggrupparli per intenzione di acquisto o propensione al completamento di determinate azioni. Inoltre forniremo ad editori medio-piccoli strumenti per collezionare e monetizzare i dati della propria audience». Come avete chiuso il 2016 in termini di performance? Avete già fissato degli obiettivi per il 2017? «Il 2016 è stato un anno molto importante per Viralize: abbiamo avviato l'espansione internazionale con l'apertura di uffici commerciali a Londra, New York e Madrid. In termini di risultati abbiamo registrato una forte crescita rispetto al 2015, con un incremento sulle revenue superiore al 300%. Per il 2017 puntiamo a mantenere questo trend e a consolidare i mercati esteri».

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI