• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
30/06/2017
di Alessandra La Rosa

Verizon punta a un'alleanza con le altre telco sul fronte dati: una sfida a Google e Facebook

Il colosso telco starebbe pensando di avviare una partnership con operatori quali T-Mobile, Vodafone e Telefónica. L'obiettivo? Mettere insieme i dati sui consumatori, da utilizzare poi a fini di targeting pubblicitario

Verizon punta a sfidare Google e Facebook sul fronte dati. Secondo quanto riporta Business Insider, il gigante di servizi tecnologici e internet, che ha appena ultimato l'acquisizione di Yahoo e lanciato Oath (società sotto il cui ombrello opereranno una cinquantina di brand media e tecnologici), starebbe pensando di avviare una "data partnership" con alcuni tra i principali operatori di telefonia, tra cui T-Mobile, Vodafone e Telefónica. L'intenzione sarebbe quella di mettere insieme i dati sui consumatori, da utilizzare poi a fini di targeting pubblicitario. Una vera sfida nei confronti delle OTT Google e Facebook, la cui forza sta anche e soprattutto sui dati accurati in loro possesso, relativi a milioni di consumatori ed utilizzati dai loro inserzionisti per targettizzare gli utenti con pubblicità più rilevanti. Verizon possiede già un ampio bacino di dati utilizzabili per il targeting pubblicitario, informazioni per esempio su dove vivono gli utenti dei suoi servizi o su quali applicazioni utilizzano, ma i numeri, per quanto corposi, sono ancora poca cosa rispetto a quelli dei due colossi del web. Negli Stati Uniti, riporta Business Insider, gli utenti della compagnia sono 150 milioni, a cui potrebbero aggiungersi altri 72 milioni se si realizzasse un'alleanza con T-Mobile. In più, accordi con compagnie quali Vodafone e Telefónica consentirebbero a Verizon di estendere a nuovi mercati la propria portata, al momento circoscritta soprattutto al mercato USA, a confronto dei network globali di Facebook e Goggle. Naturalmente non è una cosa facile come sembra. Gli operatori infatti potrebbero non essere d'accordo a mettere in comune tutti i dati a loro disposizione, e la possibilità di sfruttare le informazioni sugli utenti a fini pubblicitari potrebbe scontrarsi con le normative vigenti nei vari mercati, a differenza di quanto succede in USA.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI