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15/09/2015
di Simone Freddi

Sting Media firma il primo acquisto in programmatic sulla tv italiana

La prima reale transazione online di uno spazio pubblicitario in tv è stata realizzata durante il test estivo della piattaforma tecnologica sviluppata dalla startup del Gruppo Next 14 guidata da Roberto Calzolari (nella foto), cui hanno partecipato le principali concessionarie e agenzie media. In autunno il lancio commerciale

Sting Media, la startup parte del Gruppo Next 14 nata per innovare in senso tecnologico la compravendita di spazi pubblicitari in tv e sui media offline in generale, ha completato in estate il primo, storico acquisto in “programmatic” nelle storia della pubblicità televisiva italiana. La transazione, ci ha fatto sapere Sting Media, è avvenuta durante il periodo estivo, nell’ambito del primo test operativo delle piattaforma sviluppata dalla società per l’automazione delle transazioni sugli spazi televisivi. Al momento non sono stati resi noti dettagli sull'identitò dell'acquirente e della rete tv coinvolta. Il test ha coinvolto diversi players che rivestono un ruolo primario nel mercato televisivo italiano: lato offerta hanno partecipato le maggiori concessionarie nazionali, mentre lato domanda sono state coinvolte tutte le principali centrali media. Obiettivo del test, spiega una nota diffusa da Sting Media, era la prima sperimentazione della piattaforma su inventory e ordini reali, permettendo alle concessionarie di accedere con credenziali individuali, immettendo proposte riferite ai periodi di Agosto. Le proposte erano valutabili dai centri media a target focus con i file probabilizzati utilizzati abitualmente dagli stessi, integrati o meno con i piani definiti su Kubik, il software di proprietà di Mediasoft con cui Sting ha un accordo in esclusiva per le transazioni online, con cui la piattaforma è integrata. Le proposte visibili su Sting erano direttamente acquistabili in quanto presupponevano la certezza di disponibilità. Il test - nonostante il periodo estivo, con i piani già ultimati e le ferie incombenti - ha coinvolto, tramite una decina di centri media, 38 investitori, con i rispettivi brand e circa 40 planner pilota. Le concessionarie hanno immesso proposte - intese come aggregati di spazi in ultimo minuto - fuori dalle politiche commerciali disponibili sul mercato. Alcuni di questi moduli erano proposti open market, cioè a tutto il mercato coinvolto, ed altri erano destinati, in modo privato, a singoli investitori. Nonostante il numero limitato di offerte – considerati gli obiettivi del test, che ha incluso un servizio di assistenza online e training per i centri media coinvolti – durante il periodo è avvenuta la prima, “storica” transazione effettiva in “programmatic” sulla piattaforma Sting. “Siamo estremamente soddisfatti dalle indicazioni raccolte durante questo primo test di verifica dell’operatività della piattaforma", dichiara Roberto Calzolari, Ceo di Sting Media ed ex numero uno italiano del colosso Starcom Mediavest Group. "Grazie ai feedback degli operatori, che ringraziamo, abbiamo la possibilità di continuare lo sviluppo in piena sintonia con le esigenze del mercato, preparandoci al lancio commerciale vero e proprio, previsto per quest’autunno”. Sting si propone sul mercato come una piattaforma indipendente e neutra che facilita le negoziazioni tra acquirente e venditore, mettendo a disposizione delle parti una serie di funzioni e opzioni che lasciano alla negoziazione e all’incontro tra seller e buyer la finalizzazione delle transazioni. Un processo evolutivo già ampiamente avvenuto nell’acquisto di spazi digitali grazie al Programmatic, ma che sull’off-line, a partire dalla televisione lineare, muove oggi grazie a Sting i suoi primi passi.

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