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11/09/2017
di Alessandra La Rosa

SpotX tra i promotori di Ads.txt: utilizzerà il tool per assicurare la veridicità delle inventory

La SSP video ha annunciato di avere adottato lo strumento di IAB Tech Lab per contribuire ad assicurare che tutte gli spazi disponibili sulla sua piattaforma vengano da editori o reseller ufficialmente autorizzati

Se Ads.txt, il progetto di IAB contro le frodi pubblicitarie, stenta ancora ad avere piena diffusione tra gli editori, molti operatori del mondo programmatico vedono in esso una valida soluzione alle preoccupazioni degli inserzionisti sulla trasparenza dell'ecosistema ad tech. Tra questi c'è SpotX, che in questi giorni ha annunciato di avere adottato Ads.txt per contribuire ad assicurare che tutte le inventory disponibili sulla sua piattaforma vengano da editori o reseller ufficialmente autorizzati a monetizzarle. La soluzione di IAB Tech Lab è un indice preformattato di venditori autorizzati che gli editori possono attaccare ai loro domini consentendo agli advertiser di riconoscere chi è ufficialmente preposto alla vendita delle loro inventory. SpotX è stato uno dei suoi promotori fin dall'inizio, con il CTO della società J. Allen Dove tra i membri della commissione fondatrice del progetto, la cui prima edizione è stata realizzata a fine giugno. «SpotX utilizza una serie di metodologie e tecnologie per rimuovere attivamente il traffico non autorizzato e per assicurare che gli inserzionisti abbiano accesso a inventory di alta qualità e sicure per i brand - spiega Dove -. Ads.txt è un ulteriore strumento nella nostra lotta contro le frodi nella pubblicità video e stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri editori per assicurare che SpotX sia adeguatamente messa in elenco come piattaforma autorizzata». MailOnline, Microsoft Casual Games, Monumetric, Newsweek Media Group, Rolling Stone, tvweb.com e movieweb.com sono tra gli editori che hanno già implementato Ads.txt e che hanno aggiunto SpotX nei loro elenchi. Secondo SpotX, in futuro gli inserzionisti passeranno ad acquistare esclusivamente le inventory  che aderiscono al progetto. Continua dunque l'impegno della SSP video a favore di una maggiore trasparenza nell'ecosistema programmatico. Il player offre, oltre a un team dedicato alla brand safety, un monitoraggio costante contro le frodi, grazie ad accordi con operatori specializzati nell'autenticazione delle impression, e la possibilità di fare blacklist e whitelist delle inventory in base alle richieste degli inserzionisti. Possiede inoltre la certificazione TAG contro le frodi.

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