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20/01/2017
di Cosimo Vestito

Snapchat rilascia una nuova soluzione di targeting basata sugli acquisti offline

Grazie ad un accordo con Oracle Data Cloud, i marketer potranno usare i dati provenienti dalle attività dei consumatori nel mondo fisico. È la prima volta che il social del fantasmino abilita una strumento analogo utilizzando dati di terza parte

L’infrastruttura per pubblicità digitale di Snapchat continua a svilupparsi. Sarà perché, come ha fatto notare il Wall Street Journal, il social del fantasmino era stato considerato lento ad incorporare le tecnologie pubblicitarie e opzioni di targeting, sarà perché continua ad avvicinarsi la quotazione in borsa della sua società madre, Snap. Fatto sta che la piattaforma ha siglato un accordo con la Oracle Data Cloud, che aiuterà i marketer ad usare i dati provenienti dagli acquisti offline degli utenti, ad esempio le informazioni relative alle carte fedeltà dei supermercati, per raggiungere i consumatori con annunci più rilevanti sull’app stessa. Lo strumento riguarda ogni tipo di formato presente sull'applicazione. Il social utilizzerà i segmenti di audience della società tecnologica. Una lista di circa cento categorie di consumatori elaborata dai dati di Oracle, ottenuti dal tracciamento degli acquisti delle persone online e offline. La collaborazione permetterà anche di rilevare se le campagne si traducono in vendite nel mondo reale. È la prima volta che Snapchat abilità una soluzione di targeting pubblicitario utilizzando dati di terza parteGoogle, Facebook e Twitter offrono da tempo la stessa opzione attraverso accordi stipulati in passato con Datalogix, acquisita da Oracle nel 2014. La nuova soluzione pubblicitaria segue il rilascio, avvenuto a settembre scorso, di Audience Match, che permette agli inserzionisti di sfruttare le proprie esistenti liste di indirizzi email e ID di dispositivi mobile per scopi di targeting.

Pubblicità, Snapchat può raggiungere Facebook?

Martin Sorrel ha recentemente dichiarato che WPP ha investito nell'ultimo anno in Snapchat il triplo rispetto alle previsioni, 90 milioni di dollari contro una stima di 30 milioni, anticipando che il dato crescerà nuovamente il prossimo anno. Ad ogni modo, è una somma di gran lunga inferiore agli 1,7 miliardi di dollari spesi dal gruppo pubblicitario su Facebook anche se, parlando con CNBC, il Sir ha suggerito che la piattaforma rappresenta una "minacciosa alternativa" al social di Zuckerberg.

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