Le frodi pubblicitarie bloccate su desktop superano quelle bloccate sui dispositivi mobile. È quanto emerge dal "Programmatic Insights Report: Spotlight on Quality" pubblicato da RhythmOne. Il documento ha esaminato le tendenze riguardanti il blocco e le prevenzione delle attività fraudolente elaborando una media mensile di 2,8 trilioni di offerte d'asta tra ottobre e dicembre 2017.
La ricerca ha registrato le tendenze riscontrate sulla piattaforma sia su inventario sospetto che in attività. Eccone i principali risultati:
- Il 56% dell'inventario pubblicitario su desktop è stato bloccato mentre una quota molto più bassa (38%) è stata bloccata su mobile nel trimestre in esame;
- In media, l'inventario video programmatico è stato bloccato a tassi leggermente più alti dell'inventario banner, 49% e 45% rispettivamente;
- In ambiente mobile, l'inventario è stato bloccato molto più spesso su web (56%) che su inventario in-app (27%). In tal proposito, la società ha dichiarato che le frodi su applicazioni mobili è per sua natura complessa, ciò rende la rilevazione più variabile e difficoltosa.
Di seguito i tassi di blocco analizzati nel dettaglio a livello globale sui dispositivi sul marketplace di RhythmOne:
Il rapporto ha anche scoperto che i formati pubblicitari non comuni e meno popolari tendono ad essere meno soggetti alle frodi poiché i truffatori preferiscono tipologie dotate di scala maggiore. Ad esempio, il formato video extra large, poco comune, è stato bloccato solo il 5% delle volte a livello globale, mentre il più popolare formato video medio ha un tasso di blocco del 57%.
Considerando i tassi di blocco per dimensione dei banner, i formati 300x250 e 300x600 sono in cima alla classifica con il 60%: