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10/02/2017
di Cosimo Vestito

Programmatic native, il Washington Post rilascia un nuovo formato

È capace di scomporre una campagna di branded content nelle sue componenti multimediali per poi riassemblarla e presentarla agli utenti basandosi sulla loro cronologia di consumo sul sito della testata

Sono molti gli editori, soprattutto nel Regno Unito e negli Stati Uniti, che stanno presentando nuove unità pubblicitarie di tipo contestuale per permettere gli inserzionisti di raggiungere i consumatori in maniera non invasiva e personalizzata. Il Washington Post è tra questi, ha infatti rilasciato un nuovo formato di branded content, chiamato Post Cards, il decimo ad essere progettato dalla squadra di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo del quotidiano. Post Cards è capace di scomporre una campagna di branded content nelle sue componenti multimediali per poi riassemblarla e presentarla agli utenti basandosi sulla loro cronologia di consumo sul sito della testata. In precedenza, il Washington Post mostrava gli stessi annunci nativi a tutti indiscriminatamente. Adesso, ad esempio, un lettore che ha visualizzato molti video riceverà probabilmente una versione dell’annuncio che comincia con un video. I Post cards possono anche essere formattati per permettere alle persone di leggere o vedere il contenuto nell’unità sezza dover cliccare sulla creatività.

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