• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
13/10/2015
di Teresa Nappi

Private Market Place: il mercato italiano è pronto

Secondo Cristina Pianura, Country Manager per l’Italia di Prime Real Time, nel nostro Paese ci sono tutti i presupposti per virare in modo deciso e convinto verso le forme di programmatic che offrono maggior trasparenza a inserzionisti ed editori

Il mercato italiano è decisamente pronto ad affrontare la sfida del programmatic. Lo afferma Cristina Pianura, Country Manager per l’Italia di Prime Real Time, primo Private Market Place trasversale presente sul mercato italiano. Secondo la manager: «I presupposti per virare in modo più deciso e convinto verso il programmatic advertising ci sono tutti: c'è la tecnologia, c'è il know-how, e ci sono ora tutti gli attori in campo. Questo significa che la filiera potrebbe assorbire senza particolare problemi oltre il 50% del budget advertising in modalità programmatica, considerando ovviamente tutte le modalità del programmatic buying: il guaranteed, il private deal e l'open market». Secondo molti però ci sono ancora delle cose che andrebbero sistemate per far sì che questo mercato decolli davvero… In effetti, per tradurre questo in realtà occorre che i clienti comprendano meglio i vantaggi del programmatic buying e le logiche di remunerazione dell'intera filiera senza pigiare il tasto solo sul saving dei prezzi, poiché non è sul pricing che il programmatic risulta vincente. Questo errore, già fatto in passato, rischia paradossalmente di rallentare l'ingresso dell'inventory premium sulle piattaforme, poiché la certificazione e l'adozione di metriche per la qualità, nel mondo del programmatic selling, comportano costi ulteriori per i publisher. Prime Real Time come si posiziona in questo mercato? Prime Real Time è il più grande Private Market Place trasversale oggi presente nel mercato italiano: una soluzione estremamente flessibile sul piano commerciale e tecnologico da poter essere utilizzata "on demand" dalla domanda e dall'offerta, per la Display, il Mobile e il Video programmatic. Prime è oggi il primo e unico abilitatore per il programmatic selling legato ai Rich Media ad alto impatto, ovvero Rich Media non convenzionali quasi sempre legati a una videostrategy. Gli editori che entrano a far parte del PMP Prime garantiscono qualità e priorità e si affidano a un operatore capace di garantire alti standard e opportunità di vendita. Quali sono le più recenti novità della vostra offerta? Negli ultimi mesi Prime Real Time ha irrobustito sia il ventaglio dei formati Rich Media disponibili per i Trading Desk su implementazione Adform sia Video. Ma ovviamente questo non ci basta: abbiamo studiato soluzioni combinate di delivery e PMP per la gestione delle "Domination" su ben tre formati. Vogliamo sviluppare nuovi Rich Media impattanti utilizzando tecnologia Sizmek e Appnexus. In pratica vogliamo essere sempre all'avanguardia e un passo avanti nella creazione di soluzioni speciali da offrire agli editori e ai trading desk, fedeli alla nostra mission di rendere facili le cose difficili. Con la stessa logica ci presentiamo al mercato come la prima soluzione di "Data Collector" ovvero come il primo Data Market Place basato esclusivamente su First Party Data provenienti da editori molto verticali e dunque dotati di utenti veri e strategici per i buyer. Tali dati vengono messi a disposizione su DMP Adform, e consentono a chi compra di accedere a segmenti di nicchia consistenti, affidabili e IT based. Siete soddisfatti dei risultati finora ottenuti? Prime Real Time è di fatto centrale nello sviluppo del programmatic selling nell'industry italiana, siamo partner a 360° di ogni player focalizzato sul programmatic. Di questo siamo molto soddisfatti. I dati di crescita non li valutiamo solo sui numeri, che sono comunque in netta crescita di quarter in quarter, ma soprattutto sulla nostra capacità di generare valore aggiunto per gli editori e per i trading desk.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI