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15/09/2017
di Cosimo Vestito

Privacy, le aziende sono pronte per affrontare la nuova norma europea?

Un sondaggio globale interpella i principali investitori pubblicitari e rivela che molti marketer non hanno ancora una piena conoscenza delle implicazioni della General Data Protection Regulation, il provvedimento comunitario che rafforza e uniforma la protezione dei dati personali

Manca meno di quanto si pensi all’entrata in vigore della General Data Protection Regulation (GDPR). Il provvedimento con il quale la Commissione Europea intende rafforzare e uniformare la protezione dei dati personali all’interno dei confini dell’Unione sarà infatti applicato a partire dal 25 maggio 2018, ma l’industria digitale si scopre ancora impreparata all’adeguamento alle nuove norme. Lo rivela World Federation of Advertisers che, intervistando 18 marketer globali responsabili di un investimento marketing annuale di oltre 20 miliardi di dollari, ha registrato che ben sette aziende su dieci credono che i marketer delle loro aziende non siano pienamente a conoscenza delle implicazioni della GDPR. Inoltre, secondo il sondaggio, i marketer che si trovano al di fuori dell’Unione Europea sono ancora meno informati sulla questione. È bene ricordare, infatti, che la regolamentazione si applicherà a qualsiasi compagnia che offre beni o servizi a consumatori in Europa o monitora il comportamento di persone situate in Europa, indipendentemente da dove essa sia basata e posizionata. Esaminando i numeri, il 56% dei rispondenti ha dichiarato che i team europei sono maggiormente informati sulla GDPR, rispetto al 44% della media globale. Il 40% ha riferito che è “estremamente sfidante” o “sfidante” aumentare a livello interno la consapevolezza sulle questioni di privacy dati. Le due difficoltà maggiori che gli operatori affrontano sono “coordinare i dati immagazzinati nelle differenti divisioni delle aziende” e “rivedere e comprendere i livelli di conformità tra terze parti”, citate, rispettivamente, come estremamente sfidanti o sfidanti dal 66% e dal 73% dei rispondenti. Le priorità per i marketer includono, invece, la revisione dei meccanismi di consenso per la raccolta e l’elaborazione dei dati (priorità elevata per il 94% dei rispondenti), rivedere e aggiornare le politiche di privacy (63%) e controllare l’inventario dei dati per valutarne la conformità (56%). Solo il 41% dei rispondenti dichiara di avere una strategia/sistema in atto mentre uno su quattro intervistati si trova ancora nelle fasi iniziali di pianificazione. Infine, due terzi dei marketer interpellati si aspetta di essere pienamente conforme alla GDPR prima che le regole entrino in vigore il prossimo anno. Il dato suggerisce che alcune grandi aziende sono ancora a rischio sanzioni in quanto potrebbero infrangere le nuove norme.

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