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24/10/2019
di Alessandra La Rosa

Pladway si appresta a chiudere il 2019 a 3 milioni di fatturato. La prossima sfida? Il mercato audio

La fullstack programmatic specializzata nel DOOH punta a raddoppiare gli sforzi nel 2020, come ci spiega il CEO Gianluca Galliani. A breve il rilascio di una soluzione per migliorare il targeting delle campagne

Il 2019 è stato un anno particolarmente importante per Pladway, che ha visto la fullstack programmatic di digital out of home 100% italiana sempre più affermarsi nel mondo dell'affissione digitale in programmatic. Ed ora la società è pronta a lanciarsi in nuovi ambiti, come ci ha spiegato il suo CEO, Gianluca Galliani. «Il 2019 è stato l’anno che ha visto la vera nascita e affermazione di Pladway nel mercato Italiano del DOOH. Dopo un primo rodaggio, avvenuto negli ultimi mesi del 2018, abbiamo capito quali fossero le esigenze del mercato e ci siamo attivati per sviluppare tutte le funzionalità richieste sia dai buyer sia dai publisher. Questa scelta, unita al nostro servizio “Premium” di supporto offerto ai nostri clienti, ci ha permesso di essere velocemente adottati come principale piattaforma di gestione di campagne programmatic DOOH». Pladway vanta attualmente una connessione con i più importanti Digital Signage del mercato e più di 4.000 schermi collegati con publisher del calibro di BS Urban, Domminaction, Grandi Stazioni, MediaOne (che commercializza Aeroporti di Roma), MovingUp (che cura la digital innovation di Aeroservice, Clear Channel, Exomedia, Silvaneon, Telesia e Urban Vision) e NetMediaClick. Lato domanda, Pladway è utilizzata da tutti i trading desk attivi nell’acquisto di inventory DOOH. «Come primo vero anno di attività ci aspettavamo di raggiungere l’obiettivo dei 2 milioni di fatturato - ha proseguito il Ceo -, a oggi contiamo di raggiungere i 3 milioni al 31 dicembre. Gli importanti risultati di questo 2019, ci spingono a raddoppiare i nostri sforzi nel 2020, per diventare sempre di più un punto di riferimento in un mercato che sta crescendo nei volumi. Inoltre ci aspettiamo l’ingresso di grossi player internazionali che darebbero sicuramente una mano a passare dalla modalità di vendita tradizionale a una digitale, che sembra non poter fare a meno del programmatic, anche grazie agli sviluppi che abbiamo in cantiere, primo tra tutti la possibilità di utilizzare nelle pianificazioni l’acquisto con dato dell’audience dei publisher o di terze parti. Per questo, annunciamo il futuro rilascio del modulo Audience “Targetway”, disponibile tra fine 2019 e inizio 2020, che consentirà ai buyer una maggiore efficacia nel targeting delle proprie campagne, un ulteriore passo nella valorizzazione degli impianti messi a disposizione dai publisher. Targetway sarà un vero e proprio cervello che rileverà in tempo reale la distribuzione socio-demografica dei potenziali utenti esposti al messaggio pubblicitario, per fornire ai buyer un efficiente strumento di pianificazione e analisi post-campagna». Ma Pladway non è solo DOOH. Uno dei focus su cui la società è stata fondata è anche il supporto a campagne audio, e ora, forte degli ottimi risultati di quest'anno, la società guarda con sempre maggiore interesse a questo settore: «L’audio è sempre stato nei nostri pensieri, ma in una fase iniziale abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi sul DOOH, ci sembrava un mercato più pronto. Una delle nostre prossime sfide sarà replicare quanto di buono abbiamo fatto fin qui anche nel programmatic in-store audio, mercato ad oggi inesplorato, da cui ci aspettiamo molte soddisfazioni a partire dal 2020».

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