Il Programmatic è un mercato in crescita, e sempre più aziende decidono di adottare questa modalità per l'acquisto degli spazi media. Secondo recenti dati dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, il Programmatic Advertising sarebbe cresciuto nel 2017 del 26%, raggiungendo il valore di 396 milioni di euro.
Ma al di là delle cifre quantitative del settore, è interessante interrogarsi sul perché le aziende oggi scelgono il Programmatic. Lo ha fatto uno studio di London Research realizzato in collaborazione con la media agency Truth e riportato da eMarketer, che lo scorso mese ha chiesto a vari buyer a livello globale quali sono i pro e i contro della pubblicità automatizzata.
I vantaggi del Programmatic
Secondo la maggioranza dei rispondenti della ricerca, grazie all'ad tech è possibile
targettizzare e ottimizzare le campagne in maniera efficace, e
renderle più scalabili: sarebbe questo il beneficio maggiormente riconosciuto dalla industry. Più del 40%, inoltre, cita il maggiore
ritorno della spesa pubblicitaria come altro positivo effetto del Programmatic, così come la
riduzione dei costi.
Un po' più indietro nella classifica troviamo anche la possibilità di
far fruttare i dati a disposizione, e la possibilità di
avere controllo sulle campagne.
Le criticità del mercato
L'utilizzo della tecnologia negli acquisti adv porta però con sé anche una serie di problematiche. Al primo posto, secondo circa la metà dei professionisti coinvolti nella ricerca, la
mancanza di misurazioni e metriche coerenti, seguita dalla
poca trasparenza a livello agenzie e l'
assenza di visibilità sulle società terze.
Fuori dalla top three, i temi dell'
ad fraud, della
viewability e, più indietro, la
brand safety.