Oggi tutte le principali holding di comunicazione hanno una loro offerta programmatica, con un trading desk di riferimento, ma se alcuni gruppi hanno preferito centralizzare expertise e tecnologie in precise strutture, altre hanno optato per "sparpagliare" le competenze nelle proprie agenzie.
Quest'ultimo è il caso anche di Omnicom, che da aprile sposterà 620 specialisti dalla sua agenzia di programmatic, search e social Resolution Media e dal suo data hub Annalect nelle sue principali centrali media, ossia OMD, PHD e Hearts & Science. «Le agenzie hanno bisogno di un'integrazione più stretta con questo tipo di servizi, che ormai sono diventati mainstream - ha spiegato Scott Hagedorn, CEO of Omnicom Media Group North America -. E' giunto il momento di portarli direttamente dentro le nostre sigle».
Ma quale sarà allora il futuro delle attuali società programmatiche di OMG? Secondo quanto riporta AdExchanger, Annalect continuerà a vivere come un gruppo a sé, con circa 150 persone a livello globale operative sullo sviluppo di prodotti, l'ingegnerizzazione e l'approvvigionamento e la gestione dei dati per Omni, la piattaforma di planning e attivazione lanciata lo scorso anno dal gruppo.
Resolution, invece, resterà un'agenzia autonoma con un team di 80 persone in USA, specializzata sui clienti a performance, e riporterà a Hagedorn.
Spostare talenti "tecnologici" all'interno delle agenzie avrà più obiettivi: innanzitutto facilitare una migliore conversazione sullo sviluppo dei prodotti per specifici bisogni dei clienti, ad esempio con la creazione di specializzazioni verticali per settori merceologici o canali di comunicazione, come l'acquisto di spazi su Amazon o sulle tv avanzate. Ma anche rendere più fluido il contatto tra clienti e agenzie, soprattutto quando sono in ballo questioni "tecniche": in questi casi prima erano necessari colloqui specifici con strutture dedicate, mentre con la nuova conversazione sarà tutto risolvibile all'interno di una stessa agenzia, e dunque più rapidamente.