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03/04/2017
di Alessandra La Rosa

Anche Omnicom prende provvedimenti sulla brand safety su YouTube: ecco la sua soluzione

La holding pubblicitaria sta sviluppando un programma che prevede la presa in esame dei video della piattaforma, e il whitelisting di quelli considerati appropriati per le aziende e le loro campagne pubblicitarie

Dopo GroupM e Publicis Media, un'altra holding pubblicitaria prende posizione sul tema della brand safety su YouTube, dopo le recenti problematiche sorte per l’apparizione degli annunci di alcuni inserzionisti accanto a contenuti inopportuni sulla piattaforma, in primis legati al terrorismo internazionale. Si tratta di Omnicom, che ha annunciato di stare sviluppando un proprio programma per la sicurezza dei brand su YouTube. Il progetto prevede la presa in esame di centinaia di migliaia di video al giorno sulla piattaforma, per verificare che siano appropriati per i brand e per le loro campagne pubblicitarie. La revisione dei contenuti di YouTube verrà fatta da macchine o, in qualche caso, da persone e porterà all'elaborazione di un punteggio di brand safety e alla collocazione dei video accettati all'interno di una whitelist. Omnicom provvederà anche a fornire alle aziende dei metadati sui video di YouTube, prima inaccessibili. Tra i clienti della holding pubblicitaria, ci sono AT&T, Pepsi e Procter & Gamble, che sono tra le tante aziende che hanno congelato i loro investimenti su YouTube per il timore sulla sicurezza dei suoi contenuti. Non si sa ancora se queste società riprenderanno a pianificare sulla piattaforma a seguito del lancio del programma. Omnicom dunque segue l'approccio già scelto da GroupM. La holding media di WPP ha annunciato la scorsa settimana l'avvio di una partnership con la società di analytics video Open Slate, per il whitelisting dei contenuti di YouTube considerati accettabili per il posizionamento di annunci pubblicitari (leggi qui la notizia).

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