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06/12/2017
di Cosimo Vestito

Brand safety, News Corp lancia la sfida a YouTube e Facebook con News IQ

Con questa soluzione, l’editore integra per la prima volta tutti dati di prima parte, le sue proprietà premium e strumenti di data science per offrire spazi pubblicitari in un ambiente sicuro per gli inserzionisti

Approfittando del calo di reputazione di YouTube e, più in generale, della crescente diffidenza dell’industria verso le piattaforme ospitanti contenuti generati dagli utenti, registratisi come conseguenza dei numerosi casi in cui annunci pubblicitari sono stati posizionati accanto a contenuti inappropriati, gli editori digitali, specialmente quelli di alto profilo, stanno cercando di riaffermare la loro posizione all’interno del mercato pubblicitario investendo in tecnologia e qualificandosi come ambiente controllato e sicuro per i messaggi degli inserzionisti. Le iniziative intraprese sono numerose e di diversa natura: alcuni editori, come The Guardian e The New York Times, hanno abilitato la vendita di spazi in maniera automatizzata per ottimizzare le transazioni, in altre occasioni essi hanno deciso di coalizzarsi mettendo a fattor comune le loro inventory pubblicitarie, si pensi al caso The Pangaea Alliance, i maggiori gruppi media tedeschi hanno invece unificato i dati sui loro lettori in un’unica piattaforma, ancora, altri operatori, hanno sviluppato internamente delle piattaforme per permettere agli inserzionisti di raggiungere con maggiore facilità gli utenti.  

News IQ, la nuova piattaforma pubblicitaria di News Corp

Rientra in quest'ultima categoria il caso di News Corp con il lancio News IQ, una piattaforma pubblicitaria forte di un’audience di oltre 140 milioni di utenti negli Stati Uniti. In questa soluzione, l’editore integra per la prima volta tutti i suoi dati di prima parte, le sue proprietà premium e gli strumenti di data science. Il progetto ha l’obiettivo di fornire ai marchi un modo di raggiungere il pubblico in un ambiente controllato e affidabile, con risultati precisi e misurabili. Nella fase di lancio, News IQ sta lavorando con un vasto gruppo di partner premium, inclusi Fox Broadcasting Company (FOX) e Dentsu Aegis Network. La soluzione utilizzerà anche i dati di prima parte di alcune società coinvolte e completerà la piattaforma video e le funzioni di targeting emotivo di Unruly, “In un mondo di fake news e metriche fraudolente, News IQ offre agli inserzionisti una soluzione chiara: audience, dai e ambienti di qualità”, ha dichiarato Jesse Angelo, Chief of Digital Advertising Solutions di News Corp, “E questo si traduce in tre livelli di brand safety per ogni campagna, protezione dalle frodi e nella capacità di raggiungere effettivamente utenti premium in scala con precisione, in un ecosistema trasparente”. “I marchi stanno diventando sempre più esperti di pubblicità digitale. Sono stanchi di vedere i loro annunci mostrati accanto a contenuti nocivi e non ne possono più di metriche pubblicitarie manipolate”, ha dichiarato Robert Thomson, Chief Executive of News Corp, “Ora stiamo offrendo agli inserzionisti la migliore suite con dati che aiutano a targettizzare i clienti che desiderano”.

YouTube risponde all'ultimo caso brand safety

L’annuncio del lancio di News IQ arriva dopo la pubblicazione di una nota della Chief Executive di YouTube, Susan Wojcick, in risposta ai vari articoli della stampa internazionale che evidenziano le vulnerabilità della piattaforma di condivisione video in ambito brand safety. Nel 2017, sono stati molteplici i casi in cui YouTube ha fallito nel garantire la salvaguardia dei marchi sulla propria piattaforma e sono state proprio le inchieste di The Times a denunciarli. A febbraio, la testata aveva riportato come gli annunci di importanti aziende fossero stato collocati in video che inneggiavano al razzismo o promuovevano ideologie estremiste mentre, più recentemente, la testata di News Corp ha scoperto che la pubblicità di grandi marchi compariva in video che ritraevano bambini nella loro quotidianità, parzialmente vestiti o nei loro letti, sotto i quali campeggiavano commenti inappropriati o dai tratti pedofili degli utenti.

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