«Le attività di Mergers and Acquisitions nel 2018 dimostrano che il grande panorama del mar-tech ha preso forma e che il 2019 vedrà le aziende passare dal facilitare l'incontro tra le tecnologie e la gestione del marketing all'effettiva integrazione nei sistemi d'impresa». A dirlo è Greg Paull, responsabile e co-founder di R3, commentando i risultati della ricerca 2018 sul M&A della società di consulenza.
Osservando le operazioni concluse nell'anno appena passato, R3 ha notato un aumento del 144% della spesa globale in fusioni e acquisizioni tra società di ambito pubblicitario; spesa che ha raggiunto la cifra di 33 miliardi di dollari nel 2018. Ma solo il 20% delle transazioni ha coinvolto holding, ora forse più concentrate a consolidare e riorganizzare i propri asset: l'unica società di questo tipo ad entrare nella top 5 dei player che hanno speso di più è IPG, al terzo posto dietro Adobe (il top global spender) e Alibaba, e seguita da AT&T e Accenture.
Ecco le principali operazioni del settore:
- Adobe ha acquisito ad ottobre Marketo per 4,75 miliardi di dollari;
- Alibaba ha comprato una quota minoritaria della società digital Focus Media a luglio, per 2,2 miliardi di dollari;
- IPG ha acquistato a luglio il player martech Acxiom per 2,3 miliardi, ma nel corso dell'anno ha fatto anche altro shopping - la digital agency brasiliana Cappuccino, l'agenzia social londinese That Lot, ARC Public Relations e Hurrah Productions;
- AT&T ha comprato AppNexus per 1,6 miliardi di dollari;
- Accenture ha speso complessivamente 1,2 miliardi di dollari per 11 diversi acquisti.
Ampliando lo sguardo alla top 15 delle società che più hanno speso in fusioni e acquisizioni, troviamo altre holding pubblicitarie:
Dentsu (7° posto, 970 mila dollari spesi),
Omnicom (10°, 558 mila) e
WPP (14°, 464 mila).
I settori più "richiesti"
Tra i settori che hanno visto più operazioni, c'è proprio quello del
mar-tech e delle
agenzie digitali full-service: nel 2018 gli acquisti in questi campi hanno registrato un aumento a livello globale, rispettivamente, del 95% e del 90%, mentre
le acquisizioni di agenzie creative e media sono scese del 28% e del 30%. Secondo lo studio, è sceso anche il valore economico delle agenzie creative, -48%, mentre è
aumentata la domanda di case di produzione.
Balzo per le società di CRM: gli investimenti in player specializzati è cresciuto del 450%.