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08/04/2020
di Teresa Nappi

MediaMath licenzia l'8% della sua forza lavoro a causa del Covid-19

Cominciano le prime manovre di contenimento dei danni economici per la DSP presieduta da Konrad Gerszk. Tagli sugli stipendi a chi rimane

I danni economici che la pandemia da Covid-19 causerà al mondo intero, cominciano a spaventare i più, e alcune aziende stanno correndo ai ripari – con i mezzi che hanno a disposizione – nel tentativo di sopravvivere e poter affrontare le conseguenze dell’immobilismo derivato dalla diffusione del virus. È il caso di MediaMath che ha annunciato la riduzione della sua forza lavoro dell’8%, attraverso licenziamenti e congedi. Ma non solo: i dipendenti rimanenti si vedranno decurtare lo stipendio del 10%. "Stiamo preparando le nostre imprese a superare questi tempi incerti intraprendendo azioni che rafforzeranno la nostra posizione a lungo termine”, ha spiegato Konrad Gerszk, Presidente di MediaMath. Tra i provvedimenti presi ci sono la concentrazione delle assunzioni solo su posizioni critiche, la riduzione delle spese e dei ruoli, se necessario. Prima di questa operazione, la DSP aveva circa 660 dipendenti, secondo LinkedIn. Le DSP vivono di una percentuale della spesa media che transita attraverso le loro piattaforme. Pertanto, se gli inserzionisti bloccano o tagliano gli investimenti a causa della pandemia, le loro entrate scendono di conseguenza. E non si tratta solo di teoria. Un sondaggio condotto da IAB in USA (consulta qui i risultati), ha sottolineato che il 33% dei marchi prevede di spendere meno per i media digitali tra marzo e giugno. E tre quarti dei marchi sono in pausa o stanno diminuendo la spesa in digital advertising a causa della pandemia.

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