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20/07/2015
di Simone Freddi

Instagram: in autunno targeting con i first party data

Le Custom Audience in stile Facebook sono tra le novità della piattaforma pubblicitaria del social network, che punta ad aprirsi a tutti gli inserzionisti. In arrivo anche un'Api e gli annunci direct response

Instagram, il social network fotografico acquisito da Facebook nel 2012 per oltre 700 milioni di dollari, si prepara a una netta accelerazione sul fronte degli strumenti pubblicitari a disposizione del mercato. Due sono i principali obiettivi dell'azienda guidata da Kevin Systrom: aprire la piattaforma a tutti gli inserzionisti, dopo essersi finora focalizzata sui grandi brand, e introdurre nuove forme di targeting, anche sulla base dell’enorme esperienza accumulata in questo campo dal “fratellone” Facebook. Il riferimento, in particolare, è alle Custom Audience. Lo ha detto Jim Squires, a capo delle marketing operations di Instagram, in una intervista a emarketer. «Oggi gli inserzionisti su Instagram possono avere solo accesso al genere, all’età e alla localizzazione degli utenti del social», ha spiegato Squires. «Nell'ambito dell'espansione che consentirà a tutti gli inserzionisti di pubblicare annunci sulla piattaforma, introdurremo anche nuove funzionalità di targeting che rispecchieranno ciò che è oggi disponibile su Facebook. Uno dei prodotti sono le Custom Audiences, in cui l’inserzionista mette sul tavolo i propri dati, integrandoli con quelli del social network» per creare «bacini personalizzati di utenza» cui indirizzare le proprie campagne. Attualmente, su Instagram sono disponibili annunci di tipo fotografico, video e il formato multiplo “Carousel”, lanciato a marzo. Queste tipologie di annunci, ha detto Squires «hanno avuto successo , e non cambieranno». In aggiunta, Instagram sta attualmente testando i formati direct response e la possibilità di acquistare annunci in self provisioning attraverso un’Api. «Abbiamo passato gli ultimi 18 mesi ad mettere a punto la piattaforma per le grandi marche. Il prossimo passo è quello di dare più rilievo alle imprese di ogni dimensione», ha affermato il manager, secondo cui per fare questo, «essere in grado di targettizzare segmenti più limitati di audience e realizzare diversi tipi di obiettivi è essenziale. Vogliamo offrire una soluzione completa che consenta alle aziende di acquistare annunci attraverso interfacce self service e raggiungere gli obiettivi a cui aspirano». Sia gli annunci direct response che l’Api sono attualmente in fase di test con una serie di partner selezionati. Il rilascio a tutti gli inserzionisti è invece previsto nella prima parte dell’autunno, ha detto Squires. Il tutto dovrebbe valere anche per l’Italia, mercato dove attualmente Instagram non opera a livello commerciale ma dove l’offerta adv dovrebbe essere disponibile entro la fine dell’anno, come ha confermato anche Amy Colehead of brand development, EMEA di Instagram, che abbiamo avuto l’occasione di incontrare la scorsa settimana a Milano. Attulamente, Instagram conta circa 300 milioni di utenti attivi a livello globale, di cui oltre il 70% fuori dagli Stati Uniti. Nel mese di aprile, Audiweb accreditava Instagram di 7 milioni di utenti unici al mese, con 2,5 ore/mese di tempo speso in media.

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