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07/10/2014
di Alessandra La Rosa

Il programmatic adv vale quest'anno 21 miliardi di dollari (di cui 9,3 mld da Rtb): saranno 53 miliardi nel 2018

Secondo i forecast di Magna Global, nel 2014 la spesa in pubblicità automatizzata coprirà il 42% degli investimenti in pubblicità display: una quota in crescita rispetto al 33% del 2013, e che secondo le stime dovrebbe salire al 48% nel 2015

Interesse a ridurre i costi di transazione, possibilità per le aziende di sfruttare al massimo i dati di marketing che dispongono dei propri consumatori, e capacità di vendere una gamma più ampia di media digitali. Sono questi i tre fattori che hanno concorso al veloce sviluppo del programmatic advertising, secondo Magna Global. Secondo l'ultimo forecast della divisione di media buying digitale di Interpublic’s Mediabrands, gli spazi pubblicitari digitali comprati e venduti attraverso sistemi automatici, ossia in maniera programmatica, cresceranno quest’anno del 52%, raggiungendo a livello globale un giro di affari di 21 miliardi di dollari, di cui 9,3 miliardi attraverso Real Time Bidding. Il forecast prevede inoltre che quest'anno la spesa in programmatic adv coprirà il 42% degli investimenti in pubblicità display (ossia i vari formati banner, video e social, sia su desktop sia su mobile): una quota in crescita rispetto al 33% del 2013, e che secondo le stime dovrebbe salire al 48% nel 2015. Secondo lo studio di Magna Global, condotto in 35 Paesi, a guidare la crescita del programmatic adv sono gli Stati Uniti, che quest'anno copriranno il 53% delle spesa globale del settore. Per i prossimi anni è previsto un trend di crescita annuale medio del 27%, che porterà il programmatic adv a raggiungere nel 2018 i 53 miliardi di dollari di transazioni su scala mondiale.

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