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08/05/2019
di Alessandra La Rosa

Google, in arrivo novità pubblicitarie per gli sviluppatori di app

I developer potranno presto effettuare offerte d'asta sulla base del parametro "target return on ad spend" (tROAS) e usufruire di nuovi tool per la gestione e lo sviluppo delle creatività. Gli annunci a I/O

Si è parlato anche di novità pubblicitarie per il mondo delle app ad I/O 2019. Nel corso della seconda giornata dell'evento californiano (qui alcune novità annunciate nella giornata di apertura), Google ha presentato una serie di nuovi strumenti dedicati agli sviluppatori di applicazioni che vogliono promuovere i loro software tramite le piattaforme di Big G. In particolare, gli sviluppatori potranno presto effettuare offerte d'asta sulla base del parametro target return on ad spend (tROAS), che sarà disponibile sulle campagne Google App su Android e iOS a livello globale dal prossimo mese. Ciò vuol dire che i developer potranno automaticamente pagare di più per raggiungere utenti che si stima spendano di più, e di meno per utenti che spendono meno. Inoltre, se ad esempio stanno cercando utenti che spendono il doppio di quanto costa acquisirli, potranno impostare un moltiplicatore nell'offerta in tROAS, e il sistema individuerà il giusto target. Un'altra novità relativa al mondo in-app sarà la possibilità per gli sviluppatori di sviluppare e gestire le loro creatività. I developer potranno promuovere le loro app in due nuovi posizionamenti su YouTube: il feed in homepage nel caso si abbia almeno un'immagine landscape, ed in-stream se si ha almeno un video. Dalle prossime settimane sarà inoltre possibile impostare molteplici gruppi di annunci nella stessa campagna, e personalizzare gli asset in ogni gruppo sulla base di diversi "temi" o messaggi per diversi consumatori. Google, infine, ha siglato delle collaborazioni con 8 agenzie per la gestione delle creatività end-to-end, dal design alla reportistica: si tratta di Vidmob, Consumer Acquisition, Bamboo, Apptamin, Webpals, Creadits, Kaizen Ad e Kuaizi. Contestualmente a queste novità, Google ha reso noti gli ultimi sviluppi di Open Bidding, il modello di monetizzazione annunciato lo scorso anno che di fatto ha portato l'header bidding nell'offerta in-app della società. Al programma di beta testa della soluzione si sono aggiunte decine di sviluppatori, i quali stanno registrando significativi aumenti dei ricavi e un maggiore efficienza grazie all'utilizzo di un minor numero di SDK. Big G espanderà il programma a tutti gli editori nel corso di quest'anno.

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