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14/03/2018
di Cosimo Vestito

Google Bad Ads Report, rimossi 3,2 miliardi di annunci malevoli nel 2017

Nel documento la società rendiconta tutte le azioni intraprese per eliminare pubblicità, siti e operatori in contrasto con le politiche che regolano il network. Saranno regolamentate le inserzioni di prodotti finanziari non regolamentati e speculativi, incluse le criptovalute

È stato diffuso l’ultimo Bad Ads Report, il documento nel quale Google elenca e descrive tutte le azioni intraprese per eliminare inserzioni, siti e operatori ingannevoli in contrasto con le politiche che regolano le tipologie di annunci consentiti. La scorsa edizione del rapporto ha rendicontato le attività relative al 2016. Complessivamente, nel 2017 sono stati rimossi oltre 3,2 miliardi di pubblicità che violavano le norme della società, come malware e phishing. Sono stati inoltre bloccati 79 milioni di annunci che, all'interno del network, cercavano di indirizzare le persone su siti web che ospitavano malware, e nel corso dell’anno, sono stati oscurati 400.000 di siti web non sicuri. Eliminate inoltre 66 milioni di pubblicità trick-to-click (ovvero che inducono a cliccare su un’immagine con finalità ingannevoli) e 48 milioni di inserzioni che cercavano di far installare agli utenti dei software indesiderati.

Da Google una nuova tecnologia per proteggere gli inserzionisti

Sono 320.000 gli editori non conformi rimossi dalla rete pubblicitaria. Bloccati, in più, circa 90.000 siti web e 700.000 app per dispositivi mobili. Google ha introdotto una nuova tecnologia che permette di rimuovere gli annunci da oltre 2 milioni di URL ogni mese all’interno della propria rete. Questa nuova tecnologia è fondamentale per applicare su larga scala le norme che proibiscono di monetizzare attraverso contenuti inappropriati o controversi. Dopo aver esteso, ad aprile 2017, la norma che regola i contenuti dispregiativi o pericolosi in modo da poter includere altre forme di discriminazione e di intolleranza, il Bad Ads Report segnala che sono stati rimossi gli annunci di Google da 8.700 pagine che violavano questa norma estesa.

Contrasto ai contenuti ingannevoli online

Nel 2017, Google scoperto che un piccolo numero di editori si fingevano siti legittimi di notizie localizzati in una città quando in realtà erano truffatori in un’altra città. Degli 11.000 siti web esaminati per una possibile violazione delle norme sui contenuti ingannevoli, ne sono stati bloccati oltre 650 e sono stati eliminati 90 editori dal network. Sempre più spesso, Google registra violazioni delle norme sull’appropriazione di contenuti (scraping). Questo tipo di violazione si verifica quando qualcuno cerca di guadagnare rapidamente copiando notizie o contenuti da altri siti. Nel 2017, sono stati eliminati oltre 12.000 siti web per aver copiato e duplicato contenuti da altri siti, in aumento rispetto ai 10.000 del 2016. Per quanto riguarda il tabloid cloaking, il fenomeno per cui alcuni malintenzionati cercano di vendere prodotti inaffidabili attraverso pubblicità non correlate che sembrano delle notizie sensazionalistiche, sono stati sospesi più di 7.000 account AdWords accusati di aver violato la norma relativa. Nel 2016 erano stati 1.400.

Nuove norme per combattere le minacce emergenti

L’aggiornamento delle politiche di Google avviene conseguentemente alla nascita di nuove minacce. Lo scorso anno, sono state aggiunte 28 nuove norme per gli inserzionisti e altre 20 norme per gli editori. Quest’anno, inoltre, la società sta incrementando le norme relative alla pubblicità dei prodotti finanziari non regolamentati e speculativi, come le opzioni binarie, le criptovalute, lo scambio di valuta estera e i contratti per differenza (CFD). Infine, sono stati aggiornate le norme sul gioco d’azzardo per far fronte ai nuovi metodi di scommesse con oggetti che hanno un valore tangibile (ad esempio, lo skin gambling).

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