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01/04/2016
di Alessandra La Rosa

Non odiano la pubblicità ma le interruzioni: per questo i giovani usano (tanto) gli ad-blocker

Una ricerca ha rivelato che il 52% dei ragazzi tra i 13 e i 24 anni utilizza i filtri anti pubblicità quando guarda video online, perchè irritato dall'intrusività dell'adv

Youtube, Netflix, ma anche Facebook. Sono queste le piattaforme più utilizzate da giovani e giovanissimi per guardare contenuti video online.

Una ricerca di Defy Media ha fatto luce sul consumo digitale di video in una fascia d'età, quella tra i 13 e i 24 anni, non sempre ben messa a fuoco. E tra le principali evidenze, il che forse non ci stupisce granchè, c'è il fatto che la visione di video è davvero una parte importante della vita dei ragazzi, che impiegano 12,1 ore alla settimana a vedere video gratuitamente su YouTube, Facebook, Vine, Tumblr, Snapchat e Instagram, ma ne impiegano anche altre 8,8 a vedere clip a pagamento e 8,2 a vedere cable tv.

Tra le piattaforme preferite c'è YouTube (prima scelta per l'85% degli intervistati), poi Netflix (66%), e cable o sat tv (62%).

La ricerca però, va oltre, e analizza anche il comportamento che questo pubblico ha nei confronti della pubblicità, rivelando che oltre la metà degli intervistati utilizza ad blocker, il 52% per l'esattezza. E lo fa non perchè odia la pubblicità in sè, ma perchè non sopporta le interruzioni.

I ragazzi coinvolti nello studio hanno infatti dimostrato di avere compreso l'idea di base che la realizzazione e diffusione di quei contenuti che loro guardano è supportata e garantita dalla pubblicità: il 63% capisce che le sue star preferite hanno bisogno della pubblicità per continuare a produrre video, e il 58% afferma che è disposto a vedere le pubblicità per supportare i propri idoli dello schermo digitale.

Piuttosto, è l'intrusività dell'annuncio pubblicitario che irrita questo pubblico. Non per nulla, alla domanda su quali formati sono considerati "ok", la maggior parte dei giovani intervistati ha menzionato formati più "mescolati" con il contenuto stesso, come sponsorship o product placement, lasciando i classici pre-roll, soprattutto quelli di maggior durata, agli ultimi posti.

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