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27/02/2019
di Alessandra La Rosa

Facebook, il lancio di "Clear History" e le sue conseguenze sul targeting

La funzione, che consente di cancellare i dati raccolti dal social su property terze, sarà operativa entro l'anno, e potrebbe limitare le possibilità di segmentazione della piattaforma

In occasione della conferenza F8 dello scorso anno, Facebook aveva annunciato di stare lavorando a una nuova funzionalità chiamata "Clear History", capace di consentire agli utenti di cancellare le informazioni che il social aveva raccolto su di loro tramite siti e app terzi. Adesso il progetto sembra sempre più concreto, con un lancio atteso entro quest'anno. A rivelarlo è stato il CFO della stessa Facebook David Wehner il 26 febbraio in occasione di una conferenza di Morgan Stanley a San Francisco. Il manager, oltre ad annunciare che la funzione diventerà realtà a breve, ha ammesso che potrebbe creare difficoltà alle possibilità di targeting pubblicitario sulla piattaforma, rendendo più difficile per Facebook utilizzare i dati raccolti da terze parti per indirizzare gli annunci agli utenti: «In generale, [clear history] ci creerà degli ostacoli nella capacità di targettizzare in maniera efficace come prima», ha dichiarato. Ai tempi del primo annuncio a maggio 2018, lo strumento era stato voluto e promosso da Zuckerberg per rispondere agli scandali di Cambridge Analytica. Allora la funzione era stata descritta così dal fondatore del social su un blog post: «Una volta che lanceremo questa novità, sarai in grado di vedere le informazioni sulle app e i siti con cui hai interagito, e cancellare queste informazioni dal tuo account. Potrai anche disattivare l'immagazzinamento di queste informazioni nell'account». All'epoca era poco più di un'idea, voluta per promuovere una maggiore trasparenza in termini di utilizzo dei dati e ricostruire un'immagine di Facebook più attenta alla privacy degli utenti. Ma adesso che sta per diventare realtà, Facebook ammette che potrebbe avere conseguenze sulle sue capacità di targeting. E Clear History non sarà l'unica difficoltà che Facebook dovrà fronteggiare in termini di offerta pubblicitaria data-driven. Secondo quanto ha spiegato lo stesso Wehner, potenziali impedimenti alla crescita dei ricavi del social network potranno essere nel prossimo futuro anche i nuovi regolamenti sull'uso dei dati (come il GDPR, «di cui continueremo a vedere l'impatto») e le frenate di alcune piattaforme operative come iOS in tema di condivisione delle informazioni.

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