Sembra star portando i suoi frutti la strategia ad tech di Dentsu Aegis Network, che punta a un nuovo tipo di identificativi per il targeting degli utenti. Intanto, non sembra, ma il Programmatic spegne quest'anno la sua decima candelina, tra nuove tendenze e questioni ancora aperte, come quella della brand safety.
Dentsu Aegis Network punta sull'ad tech
Lo scorso anno
Dentsu Aegis Network ha attivato una serie di integrazioni con editori, per consentire agli inserzionisti di
targettizzare gli utenti utilizzando identificativi basati su PII (personally identifiable information), capaci di consentire una segmentazione più precisa e ottimizzare così la spesa pubblicitaria. Il programma, conosciuto tra gli editori col nome di
Publisher Addressable Marketplace (PAM) e tra le aziende come
M1, è cresciuto considerevolmente, passando dai tre clienti beta dell'inizio del 2017 alle 30 aziende attuali.
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Dieci trend per dieci anni di Programmatic
Quest'anno è il decimo dalla prima asta in Programmatic, effettuata da MediaMath nel 2008. E da allora, in una decade, un intero mercato si è sviluppato, conquistando sempre più spazio nelle strategie pubblicitarie di inserzionisti ed editori e sviluppando tecnologie avanzate come, solo per citarne una, l'header bidding. E adesso,
come evolverà il settore? Quali saranno i nuovi trend che detteranno il progresso del mercato dell'ad tech? Una testata autraliana ne individua dieci per l'anno appena cominciato.
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Brand safety, una questione ancora aperta
Il problema della brand safety è lungi dall'essere risolto. Una nuova ricerca di Digiday ha rivelato che
più di due terzi dei marketer statunitensi ha avuto a che fare almeno una volta con questioni di sicurezza dei brand. E oltre la metà più di una volta. Disastri e tragedie, politiche controverse e fake news sono i temi sensibili a cui i buyer dicono di essere stati più esposti.
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