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09/10/2017
di Alessandra La Rosa

Criteo amplia l'offerta: focus su dati e segmentazione dell'audience

La società ha annunciato il lancio di nuove soluzioni di audience matching e di prospecting dei consumatori, oltre a un aggiornamento della policy pubblicitaria all'insegna della trasparenza

Criteo amplia la sua offerta con una nuova suite di prodotti. Secondo quanto riporta il sito adExchanger, la società ha presentato venerdì alcune nuove soluzioni di audience matching e di prospecting dei consumatori, oltre a una nuova policy che, per ogni singolo formato adv, offrirà più trasparenza a livello di impression ad aziende e DSP. La soluzione di prospecting, chiamata Customer Acquisition, consente di targettizzare quei consumatori che non hanno ancora visitato il negozio o lo shop online dell'azienda. Si tratta di un prodotto che funziona con la collaborazione dei venditori, che dovranno condividere con Criteo informazioni sugli interessi dei consumatori. I dati condivisi verranno utilizzati per alimentare algoritmi volti ad identificare ampie tendenze, e non singoli consumatori: ad esempio se un gruppo di persone tende a compare abbigliamento sportivo o prodotti da cucina. In ultima istanza, il tool contribuirà ad affinare l'identity graph di Criteo, un data set cross-device compilato dalla società sulla base di informazioni come gli indirizzi email rilasciate volontariamente dagli utenti in occasione, per esempio, di registrazioni a servizi o di programmy di loyalty. A questo identity graph contribuisce attualmente circa il 75% dei 16000 rivenditori parte del network Criteo. Lo stesso identity graph andrà ad alimentare un altro nuovo prodotto della società, Audience Match, che raccoglierà i dati proprietari delle aziende, come gli indirizzi email, li confronterà con quelli già in possesso di Criteo e poi farà retargeting sui profili combacianti, attraverso un tracciamento online tramite cookie. In cantiere per Criteo c'è poi anche un aggiornamento della policy pubblicitaria: presto la società fornirà dettagli a livello di pagina e prezzi per ogni singola inventory che le aziende compreranno. Una mossa che, secondo quanto ha rivelato il SVP of product di Criteo Patrick Wyatt in occasione della presentazione, sarebbe volta ad attirare più DSP, interessate ad avere piena trasparenza sulle inventory da acquistare.

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