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04/05/2017
di Alessandra La Rosa

Il marketing people-based esce dai walled garden, grazie a un consorzio di società ad tech

AppNexus, LiveRamp e MediaMath lanciano un'alleanza per rendere il marketing basato sulle persone disponibile in maniera aperta sui vari canali programmatici. Partecipano anche Index Exchange, LiveIntent, OpenX e Rocket Fuel

Oggi Google e Facebook sono le società che più attraggono investimenti pubblicitari, e tra i loro punti forti ce n'è sicuramente uno che più di altri ha fatto la loro fortuna: il marketing people-based. Ossia la possibilità di tracciare un singolo utente e seguirlo nei suoi spostamenti da un canale all'altro, o da un device all'altro, purché rimanga loggato. Un vantaggio non da poco, in un contesto in cui il customer journey è sempre più multicanale e il caro vecchio cookie non è più efficace come in passato. Adesso, però, il marketing people-based si prepara a uscire dai walled garden e ad a diventare uno strumento aperto a tutti gli inserzionisti che acquistano pubblicità automatizzata. AppNexus, LiveRamp e MediaMath hanno infatti annunciato il lancio di un consorzio ad tech aperto per rendere il marketing basato sulle persone ampiamente disponibile sui vari canali programmatici. Nello specifico, i tre operatori hanno creato un framework standardizzato di identità, accoppiando una versione criptata di un identificativo omnicanale people-based e un comune cookie aperto, residente su un dominio condiviso. Ogni membro del consorzio avrà accesso a questo framework, nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza dell'utente. L'iniziativa, lanciata dalle tre società, vedrà partecipare anche altri player: Index Exchange, LiveIntent, OpenX e Rocket Fuel. Il consorzio offrirà al mercato una serie di vantaggi: non solo la possibilità di attivare marketing people-based per compratori e venditori di pubblicità in programmatic su vari dispositivi, formati e piattaforme, ma anche la possibilità per le aziende di targettizzare campagne su mobile, addressable TV, Internet of Things (IoT), Out of Home (OOH), email e altri canali emergenti, e per gli editori di incrementare l'addressability delle proprie audience, anche in ambienti "cookieless".

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