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17/05/2018
di Rosa Guerrieri

Bucksense, spazio alla brand safety al Programmatic Pioneers Summit 2018 di Londra

La società, che da tempo ha messo a punto un sistema all'avanguardia per la sicurezza dei brand, ha partecipato all'evento moderando una tavola rotonda sul tema

Come è possibile garantire agli advertiser una migliore esperienza nella pianificazione in programmatic della pubblicità online? E' la domanda a cui ha risposto Cristian Carnevale, CEO di Bucksense, in occasione del Programmatic Pioneers Summit 2018, evento europeo sul marketing e le strategie di programmatic, tenutosi il 16 e 17 maggio a Londra. Carnevale è intervenuto in particolare in veste di moderatore a una tavola rotonda che ha trattato il tema chiave della brand safety, a cui hanno partecipato esponenti di varie realtà internazionali dell’interactive advertising: Fyber, Condé Nast, Ben Hancock, CNN, LinkedIn e Sony. Un tema, quello della sicurezza dei brand, soprattutto in ambito frodi, su cui Bucksense ha approntato un sistema di prevenzione all'avanguardia. Ogni giorno infatti i tool della DSP realizzano test su diversi tipi di frodi pubblicitarie: ogni volta che un bid, ovvero un’offerta, viene prodotto, viene fornita l'impression, seguito il clic e infine l'utente nel percorso di conversione, per essere in grado di raccogliere tutti i dati a valle della navigazione. La raccolta dei dati in ogni fase e la connessione di tutti i punti delle diverse fasi in un unico funnel sono alla base di questo processo di verifica. I dati vengono spesso utilizzati per tracciare le conversioni ma raramente sono utilizzati per verificare se il traffico è lecito. Il riferimento incrociato di tutti questi punti mostra molto spesso la presenza di attività fraudolente. «Bucksense automatizza completamente l'analisi e il controllo delle impression per fornire un servizio sicuro. La qualità e l'uniformità dei posizionamenti sull'intero funnel del cliente vengono costantemente verificati dal sistema che decide autonomamente di bloccare un posizionamento se qualcosa non quadra e sembra sbagliato - dichiara Carnevale -. Con le sue soluzioni Self-Serve, Open API e Whitelabel, la nostra DSP offre un concreto ed efficace controllo sull'acquisto media in programmatic».

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