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07/02/2018
di Cosimo Vestito

Brand safety, ecco quali sono le keyword più bloccate dagli inserzionisti automotive secondo IAS

Le aziende esigono sempre più che la loro pubblicità digitale sia erogata in ambienti sicuri per il marchio, ma non esiste un approccio unico e adatto a tutti

Le aziende vogliono essere sempre più sicure che la loro pubblicità digitale sia erogata in ambienti sicuri in termini di brand safety. Questo comporta che gli annunci appaiano solo nelle vicinanze di contenuti che sono allineati con l’immagine, i valori e il messaggio del marchio. Spesso questo significa evitare inside, come linguaggio d’odio e violenza; ma non c’è un approccio unico che possa andare bene per tutti. I contenuti interdetti per una azienda automobilistica con focus sulla famiglia non sono solo adatti ma potenzialmente desiderabile per un marchio di bevande alcoliche. Basandoci sulle impression visualizzate in campagne pianificate nel 2017 da aziende automobilistiche, siamo stati in grado di stilare una lista con le parole più bloccate sulla piattaforma di IAS: Queste divergenti preferenze di brand safety non sono limitate alle singole categorie di prodotto, ma sono anche soggette a cambiamenti a seconda della regione geografica, della cultura locale e dell’ambiente mediale. Considerando gli Stati Uniti e il Regno Unito, nonostante le loro evidenti analogie in lingua e cultura, i due Paesi hanno differenti preoccupazioni in materia di salvaguardia del marchio online. Nel 2017, gli inserzionisti americani hanno bloccato principalmente parole chiave connesse alla violenza d’arma da fuoco e al terrorismo, mentre il Regno Unito ha dato priorità all’esclusione di contenuti sessuali e linguaggio scabroso. Le aziende possono sempre imparare da quello che gli altri stanno bloccando per verificare che quelle parole chiave si applicano al loro marchio. L’inizio del 2018 è un ottimo momento per gli inserzionisti per rivedere le proprie liste nere e assicurarsi che le altre impostazioni di brand safety siano aggiornate.

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