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02/11/2016
di Alessandra La Rosa

AOL punta sull'header bidding con una nuova soluzione wrapper

Lo strumento faciliterà i publisher nell'integrazione dei diversi partner all'interno dell'asta. Secondo una ricerca, circa il 50% di tutti gli editori utilizza l'header bidding, e la stessa società nell'ultimo anno e mezzo ha ricevuto una significativa quota di revenue da questa tecnologia

AOL punta sull'header bidding. Il gruppo, che attualmente offre la sua tecnologia header bidding ad oltre 100 publisher, ha lanciato una nuova soluzione per gli editori: un wrapper (anche detto container) che faciliterà i publisher nell'integrazione dei diversi partner all'interno dell'asta. I wrapper sono degli strumenti che consentono di gestire partner multipli di header bidding, posizionando un tag di gruppo nell'header invece di tag individuali per ogni sorgente di domanda. Gestendo diversi header tag all'interno di una singola integrazione, i wrapper consentono agli editori di avere un maggiore controllo su come i loro partner lavorano insieme. Questo tipo di soluzione, inoltre, consente di ridurre le latenze nell'erogazione della campagna, aggregando tutti i singoli partecipanti all'asta e settando delle soglie di scadenza applicabili al bid. Secondo una recente ricerca di AOL, circa il 50% di tutti gli editori utilizza l'header bidding, e la stessa società, secondo quanto ha rivelato il SVP publisher platforms Matt Gillis, ha ricevuto una significativa quota di revenue da questa tecnologia nell'ultimo anno e mezzo, ossia da quando ha iniziato a investire su di essa con una offerta dedicata. Il nuovo wrapper consentirà di effettuare aste senza errori, mettendo in competizione in real-time tutti i partner interessati ad audience display desktop e mobile. Attraverso di esso gli editori potranno anche monitorare le performance delle campagne su ogni acquirente, condurre A/B testing e capire meglio il valore delle proprie inventory, avviando in ultima istanza strategie di monetizzazione più oculate.

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