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22/07/2015
di Simone Freddi

Alberto Dal Sasso (Nielsen): «In Italia ampi margini di crescita per il Programmatic»

Il programmatic advertising è tra i principali elementi di innovazione, insieme a social e mobile, della pubblicità su internet in Italia. Un settore che, secondo le ultime previsioni di Nielsen, quest'anno arriverà al valore di 2,1 miliardi di euro

Il programmatic advertising è tra i principali elementi di innovazione, insieme a social e mobile, della pubblicità su internet in Italia. Un settore che, secondo Nielsen, quest'anno arriverà al valore di 2,1 miliardi di euro. Lo ha detto Alberto Dal Sasso, AIS Business Director di Nielsen, commentando le previsioni rilasciate mercoledì dall'istituto, secondo le quali la raccolta pubblicitaria su internet nel 2015 arriverà a valere il 26,5% del mercato adv complessivo, grazie a una crescita dell'8,4% rispetto al 2014. «In aggiunta al prevedibile successo dei social – ha detto Alberto Dal Sasso  – dalla survey emerge che una quota di circa un quarto degli investimenti è destinata al mobile: si tratta di un dato interessante se letto in relazione al fatto che circa la metà delle aziende intervistate dichiara di aver sviluppato una app per il proprio business. Senza dimenticare gli ampi margini di crescita dell’innovativo programmatic buying». La stima di Nielsen si basa sugli ultimi dati della sua survey annuale condotta su un campione rappresentativo del mercato italiano della pubblicità di circa 800 aziende investitrici. Si tratta della prima volta che l'istituto offre a metà anno uno scenario previsionale dettagliato sull'intero spettro delle attività web, incluse le porzioni di investimento (search e social) non monitorate mensilmente.

Secondo la Survey di Nielsen, oltre i 2/3 dell’investimento nel digital si dividono tra i segmenti display (principalmente banner) e search (parole chiave sponsorizzate sui motori di ricerca): entrambi questi web channel registrano una quota in leggera diminuzione nel 2015 rispetto allo scorso anno, in favore del video e del social advertising che, secondo le stime di Nielsen, arriveranno a coprire rispettivamente il 17% e 11% di quota sul totale degli investimenti online. 

Nel grafico sotto, il confronto tra la distribuzione degli investimenti in pubblicità online tra i diversi canali nel 2014 e 2015. 

 

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