Presentata al Dmexco, l’alleanza, di cui fanno parte i principali operatori dell'industria digitale, si propone di definire nuovi standard qualitativi per gli annunci online. Facebook, Google, The Washington Post e Unilever tra i membri
Quest’anno, secondo una ricerca di eMarketer, 69,8 milioni di americani utilizzeranno un ad blocker, in crescita del 34,4% rispetto all’anno scorso. Nel 2017 invece, il dato crescerà del 24%, a 86,6 milioni di persone.
Devono essere stati questi numeri, ma forse c’entra anche il rilascio della Acceptable Ads Platform, la nuova SSP e ad-exchange di Adblock Plus, a spaventare i principali operatori dell’industria digitale, portandoli a costituire un’alleanza, presentata ieri al Dmexco, che ha come missione il monitoraggio della qualità della pubblicità online.
Si chiama Coalition for Better Ads e conta tra i suoi membri i maggiori esponenti provenienti dal mondo delle agenzie, delle aziende e dell'editoria: Google, Facebook, Procter & Gamble, Unilever, The Washington Post, ANA, IAB e altri ancora.
Utilizzando la tecnologia di IAB Tech Lab, le campagne pubblicitarie online saranno valutate su più livelli, dalla creatività ai tempi di caricamento, e il consorzio definirà così degli standard basati sui dati raccolti dal sistema di punteggio, dai riscontri dei consumatori e dai suggerimenti dei marketer. Solo le inserzioni che superano l’esame saranno mostrate sui siti delle compagnie partecipanti.
“È fondamentale che l’industria crei degli standard per assicurare che i consumatori ricevano una sicura, veloce e certa erogazione dei siti e dei servizi che amano”, ha dichiarato il Ceo di IAB, Randall Rothenberg. In un comunicato, il consorzio ha rivelato che il sistema sarà operativo entro la fine dell’anno.