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16/05/2018
di Cosimo Vestito

Viewability, non tutti i marketer sono d'accordo con la definizione di IAB

Secondo un sondaggio condotto a livello globale dal CMO Council, le linee guida sul parametro fornite dall’Interactive Advertising Bureau sono condivise da una piccola parte dei professionisti. Ma trovare standard alternativi resta difficile

La maggior parte dei marketer riconosce l’importanza della viewability ma pochi sono d’accordo sul modo in cui debba essere definita. Lo evidenzia il CMO Council, che ha intervistato nei primi tre mesi dell'anno 233 marketer senior da tutto il mondo. Secondo il sondaggio, sono pochi i rispondenti che condividono appieno le linee guida sul parametro fornite dall’Interactive Advertising Bureau, il quale fa riferimento agli standard del Media Rating Council per cui un annuncio video è viewable se il 50% di esso è visibile sullo schermo per almeno due secondo consecutivi. Ma se da un parte è facile disapprovare le indicazioni canoniche, tuttavia proporre alternative è ancora più difficile. Oltre quattro su dieci persone hanno dichiarato di essere d’accordo con lo standard dell’industria ammettendo al contempo di avere difficoltà a trovare migliori definizioni. GroupM utilizza un parametro di visibilità più stringente, secondo cui deve essere visualizzato il 100% dei pixel di un annuncio. Uno standard che anche il MRC, impegnato in processo di revisione, starebbe pensando di adottare.

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