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05/05/2016
di Simone Freddi

Video Programmatic: i trend in un'infografica di StickyAds

Crescita dei bid del +59%, 43% dei ricavi generati tramite Deal ID, domanda di multiscreen in netto aumento e molto altro: StickyAds ha rilasciato un’infografica sull'andamento del Video Programmatic basata sulle informazioni raccolte a livello globale nel primo trimestre dell’anno

Crescita dei bid del +59%, 43% dei ricavi generati tramite Deal ID, domanda di multiscreen in netto aumento e molto altro: StickyAds, piattaforma di gestione del video advertising online per editori che gestisce oltre 150 private marketplace in tutto il mondo, ha rilasciato un’infografica sull'andamento del Video Programmatic basata sulle informazioni raccolte a livello globale nel primo trimestre dell’anno. Abbiamo contattato Luca Morpurgo, country manager Italy & Spain della società, per commentare i dati, che oltre a confermare la crescita di Sticky sono fortemente indicativi dei trend in atto nel settore.

Il Programmatic Direct si fa strada nel video

Un primo dato balza all'occhio: il 43% dei ricavi di StickyAds sono realizzati tramite “Deal ID”, ossia in modalità diversa rispetto all’open market. «Si tratta di un segnale importante riguardo all’attività degli editori, che apprezzano sempre di più la possibilità usare la tecnologia per monetizzare anche la loro inventory video "premium". Si tratta di un processo consolidato negli Usa, ma considerando che gran parte dei volumi di StickyAds è generato in Europa, possiamo dire che il Vecchio Continente sta recuperando in fretta», osserva Morpurgo.

Mobile e Internet TV: Cresce la domanda di multiscreen

Tra il Q4 2015 e il Q1 2016, cresce in misura significativa la domanda di video inventory erogata su internet tv e mobile. «Il mobile sta diventando parte delle strategie delle aziende. La base magari è ancora piccola, ma il meccanismo è messo in moto. A questo punto la palla passa agli editori, che per valorizzare al meglio il video mobile, oltre ad avere la tecnologia devono essere in grado di erogare su mobile dei formati adv che siano appetibili per il mercato».

eCPM e Completition Rate

StickyAds fornisce poi uno spaccato sul valore medio degli annunci video (espresso in eCpm) e sulla percentuale di spot che vengono visti per intero (View Through Rate) tra i vari Paesi e tra i vari schermi. Si nota che l’eCpm medio in Italia e Spagna è al momento inferiore rispetto al Nord Europa («Da noi il video online sconta la forte concorrenza della tv», spiega Morpurgo), mentre il VTR nel nostro Paease appare molto buono (vicino al 70%) e in linea con gli altri principali Paesi europei.

Auto e Food sugli scudi

Infine, spicca la presenza tra i settori che investono maggiormente nel video programmatic di Automotive e Food. «La crescita del video online sta portando in rete settori tradizionalmente televisivi come Automobili e Largo Consumo - conferma Morpurgo - e che stanno inserendo internet nella loro videostrategy anche grazie alla possibilità di usare i dati per pianificazioni fortemente targettizzate». «In conclusione», spiega il manager, «Vediamo un mondo video programmatic in grande salute. C’è richiesta e voglia di video, e anche di uscire da schemi di investimento tradizionali, anche se l’aggressività del mezzo televisivo è molto elevata. A tal proposito, non si sottolinea mai abbastanza che non si tratta solo di comprare "bene": non dev'essere solo una questione di prezzo, il video online offre tante cose in più che la tv non può dare». «Per quanto riguarda StickyAds - continua Morpurgo - in Italia siamo assolutamente in linea con i piani di crescita, peraltro molto ambiziosi. Vedo un 2016 positivo e interessante». Di seguito, l'infografica completa  

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