SpotX ha attivato nuove funzioni per rafforzare la sicurezza del marchio nel suo ecosistema pubblicitario video integrando gli ultimi aggiornamenti di zvelo, già partner fornitore di servizi di categorizzazione di contenuti e rilevazione di attività malevole online.
D’ora in poi, quindi, la società ad-tech guidata in Italia da Fabio Zoboli identificherà e bloccherà siti web e contenuti che rientrano in categorie negative, come ad esempio le fake news. Nel dettaglio, SpotX rimuoverà completamente i siti che disseminano informazioni inventate dall’inventario disponibile, impedendo agli inserzionisti di associare i propri annunci a contenuti dannosi.
Gli strumenti di zvelo, il partner di SpotX
zvelo fornisce un motore di classificazione che categorizza le notizie false utilizzando una combinazione di tecniche analitiche statiche ed euristiche, aggregazione di feed di “fake news” verificati di terze parti e machine learning supervisionato da umani.
Utilizzando un approccio basato sul crowd sourcing, le tecnologie della società analizzano le URL visitate da un network partner globale di oltre 550 milioni endpoint. I dati sono elaborati dall’
AI Cloud Network della società e poi verificati da analisti qualificati. Oltre a riconoscere le notizie false,
il database di categorizzazione URL zveloDB impedisce ai marchi di apparire accanto a contenuti che riguardano terrorismo, estrazione di criptovalute e altre categorie pericolose emergenti.