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11/12/2017
di Alessandra La Rosa

Smart contro le frodi: sulla SSP acquistabili solo inventory di editori che usano ads.txt

Secondo il Country Manager Andrea Ceccoli la novità, attiva dal 20 dicembre, avrà dirette conseguenze sul business della società: «Nel nostro Paese mi aspetto una crescita dei ricavi già dai primi mesi del 2018»

Sempre più operatori dell'ad tech si muovono a supporto di politiche anti-frode. Dopo DSP come MediaMath e AppNexus e SSP come Smartclip, una nuova piattaforma si fa promotrice di ads.txt, lo strumento lanciato da IAB Tech Lab per contrastare il fenomeno del domain spoofing per cui le aziende si trovano ad acquistare inventory spacciate come premium ma non realmente tali. Si tratta di Smart (ex Smart AdServer), la quale ha annunciato una nuova politica interna secondo cui metterà a disposizione dei propri partner di domanda, per le loro bid request, solo le inventory dei publisher che hanno adottato ads.txt. La decisione sarà effettiva dal 20 dicembre: da quella data in poi, tutti i domini ads.txt senza autorizzazioni saranno bloccati. L'obiettivo è quello di stimolare l'acquisto da parte dei partner demand di Smart di inventario aderente allo standard di ads.txt. "Nella lotta verso un ecosistema privo di frodi, l’inventario Smart RTB+ diventa 100% aderente a ads.txt e assicura autenticità dei domini", dichiara la società, aggiungendo che i siti che devono ancora implementare ads.txt continueranno a ricevere la domanda di Smart, ma solo per un periodo di tempo limitato. Smart è in prima linea sul tema frodi, e supporta l'adozione di ads.txt sin dal suo lancio diversi mesi fa, spronando i propri partner sia lato domanda che lato supply ad implementare il file. Di fatto però, la novità di oggi è un "passare ai fatti", con una mossa che limita concretamente le possibilità di utilizzo della piattaforma per quegli editori che non sono conformi allo standard. Di recente, la società ha anche predisposto il ruolo di Chief Quality Officer, posizione preposta ad assicurare i più alti standard possibili di trasparenza, affidata a Gorka Zarauz. Il manager ha commentato così la notizia di oggi: «Quest’ultima iniziativa è una pietra miliare per Smart, parte dei nostri continui sforzi per garantire fortemente ai pubblicitari la migliore qualità possibile dell’inventario. E' il momento giusto per farlo e per fissare un elevato standard qualitativo» Attualmente Smart analizza più di 300.000 domini in tutto il mondo e, entro metà novembre, più di 40.000 URLs che contengono una valida copia del file ads.txt. Un numero che continua a crescere man mano che l’iniziativa continua ad essere adottata da sempre più publisher. Per Smart, la presa di posizione contro le frodi è stato un gesto abbastanza naturale, come ci ha spiegato il Country Manager Italia della società Andrea Ceccoli, contattato da Programmatic Italia: «La qualità è un argomento che impatta tutti nell’ecosistema della pubblicità digitale. Smart è nato all’interno di un premium publisher, quindi la qualità dell’inventario dei nostri clienti oltre ad essere una priorità fa parte stessa del nostro DNA». Secondo il manager, la novità di oggi avrà dirette conseguenze sul business della società, in un mercato che oggi più che mai è particolarmente attento ai temi della trasparenza e della sicurezza. «Per i ricavi in Italia mi aspetto una crescita già dai primi mesi del 2018. I trading desk apprezzeranno la sicurezza che potremo offrire loro, con la possibilità di acquistare sulla nostra SSP solo inventario da fonte sicura certificata con ads.txt».

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