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10/01/2017
di Cosimo Vestito

Rocket Fuel punta sempre più sulla piattaforma. Focus su marketing predittivo e servizi media

Enrico Quaroni, Regional Director Southern Europe e MENA Region di Rocket Fuel, sulla riorganizzazione globale: «L'Italia tra i primi mercati in Europa a focalizzarsi sulla soluzione self-service. Possiamo dire di avere contribuito molto con i nostri risultati a questo cambio di rotta»

Rocket Fuel, piattaforma di predictive marketing, annuncia cambiamenti organizzativi pensati per accelerare la sua trasformazione in un’azienda che offre una piattaforma SaaS basata sull’intelligenza artificiale. In futuro, le attività di Rocket Fuel ruoteranno attorno alle due offerte principali: una piattaforma di predictive marketing e servizi media. David Gosen, attualmente SVP e Managing Director of International, amplierà il suo ruolo e diverrà GM, Platform Solutions & International, mentre Simon Hayhurst, attualmente SVP of Product, diventerà GM of Media Services. Stando al bilancio relativo al terzo trimestre del 2016, la voce Platform Solutions aveva registrato un'espansione significativa pari al 141% anno su anno e la scelta strategica di concentrare gli sforzi in questo comparto potrebbero trovare fondamento proprio in questo dato. Una rifocalizzazione, dunque, su cui l'Italia pare aver giocato un ruolo rilevante, come ci ha spiegato Enrico Quaroni, Regional Director Southern Europe e MENA Region di Rocket Fuel. «Il mercato italiano è stato tra i primi mercati in Europa a focalizzarsi sulla soluzione in self-service di Rocket Fuel - ha detto il manager - , possiamo dire di avere contribuito molto con i nostri risultati a questo cambio di rotta». «Rocket Fuel - ha proseguito Quaroni - sta continuando ad innovare per essere sempre all'avanguardia da un punto di vista tecnologico. La nostra soluzione in self-service sta diventando sempre di più un must-have per tutti i marketer che vogliono attivare e quindi valorizzare i propri dati tramite uno strumento di intelligenza artificiale in grado di fornire i migliori risultati in termini di ritorno sugli investimenti pubblicitari». Il manager ha già ben chiari quelli che sono gli obiettivi della società per quest'anno: «Per il 2017 intendiamo sicuramente da un parte consolidare il nostro posizionamento come soluzione tecnologica di riferimento per tutti gli operatori del mercato e dall'altra mantenere un consistente tasso di crescita come abbiamo fatto negli ultimi quattro anni nel mercato italiano». Obiettivi condivisi anche da Randy Wootton, CEO di Rocket Fuel: «Il nostro obiettivo principale per il 2017 è tornare a crescere. Ci riusciremo collaborando con i maggiori brand e agenzie del mondo per sfruttare il valore della nostra piattaforma di predictive marketing. Siamo convinti di riuscire ad accelerare il passaggio al business basato sulla piattaforma, che, su larga scala, dovrebbe comportare minori costi di vendita e servizio. Proseguiremo nel nostro impegno a integrare la nostra tecnologia di moment scoring nelle principali piattaforme marketing degli OEM per migliorare le loro capacità predittive. Infine, continueremo a cooperare con alcuni dei più influenti system integrator per creare soluzioni consistenti per i loro clienti che integrano le migliori offerte nell’ecosistema adtech/martech». «Siamo ispirati dall’evoluzione del digital marketing, che è passato dal media buying programmatico al marketing veramente predittivo e, in particolare, dall’applicazione dell’intelligenza artificiale e dei big data per prevedere il potenziale di ogni momento e rendere il marketing più significativo e affidabile - ha proseguito Wootton -. I modelli di business e le strutture di costo per i nostri servizi media e i platform business sono differenti; questi cambiamenti ci permetteranno quindi di allineare meglio la nostra azienda a questi obiettivi. Questa trasformazione riflette il nostro impegno a creare la piattaforma full funnel definitiva per il predictive marketing, che ci permetterà di guidare il mercato nel 2017 e oltre».

Rocket Fuel snellisce l'organico

La profonda riorganizzazione interna ha già avuto delle ricadute occupazionali; infatti, secondo un articolo pubblicato da AdExchanger, l'organico della società di Programmatic è stato ridotto dell'11%, si stratta di 93 posizioni nei reparti servizi e amministrazione, con un risparmio calcolato in spese operative pari a 20 milioni di dollari . Precedentemente, Rocket Fuel era intervenuta in maniera analoga nell'aprile del 2015, licenziando l'11% della forza lavoro, ovvero 129 impiegati. Stando a quanto dichiarato da Wootton alla testata specializzata in tecnologie pubblicitarie, il ridimensionamento interesserà l'organizzazione dei servizi a supporto delle piccole media imprese.

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