La società ad-tech ha investito su un modello tecnologico volto a potenziare le capacità dell'uomo, che continua comunque ad esercitare il controllo sulle macchine. Ne abbiamo parlato con il Managing director per l'Italia, Mattia Stuani
Sono due i filoni che la ricerca in ambito di Intelligenza Artificiale sta seguendo: nel primo, la programmazione degli algoritmi è eseguita dall’uomo, il quale scrive codici che la macchina rispetterà seguirà e rispetterà, nel secondo, l’apprendimento automatico della macchina permette alla stessa di evolvere e generare in autonomia, in base ad alcuni segnali, nuovi algoritmi. Il percorso che ha deciso di intraprendere RadiumOne è il primo, quello dell’Augmented Intelligence.
Secondo questo modello, la tecnologia incrementa le capacità cognitive dell’uomo, che nel frattempo mantiene pieno controllo sulla macchina svolgendo un ruolo insostituibile nell’analisi dei dati raccolti. Abbiamo approfondito questo tema con Mattia Stuani, Managing director per l’Italia della società ad-tech, in una videointervista realizzata a margine del suo intervento al Programmatic Day.