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26/05/2016
di Cosimo Vestito

Quali fattori ostacolano l'adozione del Programmatic?

Lo rivela un sondaggio di PerformanceIN. Scarsa conoscenza tra gli operatori, timore per frodi pubblicitarie e viewability sono state segnalate come le ragioni principali

Nonostante l'industria pubblicitaria consideri ormai il programmatico una modalità inevitabile all'interno delle pratiche di compravendita degli spazi sui media digitali, si possono ancora ravvisare alcuni fattori che ne stanno limitando la crescita. Una ricerca dell'agenzia digitale Theorem conferma, almeno per quanto riguarda il mercato britannico, questo dato: il Programmatic corrisponde solo all’8% della spesa media totale nel Regno Unito, mentre cade al di sotto dell’1% della spesa complessiva in marketing. PerformanceIN ha intervistato circa 100 componenti della sua audience di performance marketing proprio per individuare quali fattori stiano ostacolando l’adozione del programmatic. Nonostante l’opportunità di esprimersi con “Nessuna ragione delle precedenti, sta prosperando”, solo il 13,1% ha risposto in questo modo, ciò indica che solo uno marketer su dieci ritiene che la pubblicità programmatica, sulla strada per la maturazione, non stia affatto incontrando barriere. La maggioranza degli intervistati (29,8%) ha invece affermato che l’ostacolo principale sia rappresentato da una mancanza di conoscenza tra gli inserzionisti. Scelta invece dal 17,9% dei rispondenti, la seconda risposta più gettonata fa riferimento alle frodi pubblicitarie e a problemi di viewability display. Sotto l'aerogramma completo con tutte le risposte date:  

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