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08/02/2018
di Alessandra La Rosa

PubMatic elimina le fee lato acquisto sulla propria piattaforma

Aziende, agenzie e DSP potranno comprare spazi sulla SSP senza costi aggiuntivi. Una mossa volta a promuovere una maggiore trasparenza nel programmatic

Dopo Rubicon Project, un'altra SSP cancella le fee lato acquisto. E' PubMatic, che con una nota ufficiale ha annunciato oggi 8 febbraio l'introduzione di un modello semplificato di pricing privo di costi per gli advertiser. Questo significa che la società non chiederà un costo a quegli advertiser - aziende, agenzie o DSP - che effettueranno transazioni pubblicitarie sulla sua piattaforma. Una mossa con cui PubMatic punta a "fare chiarezza nella confusione presente nel mercato e fornire una maggiore visibilità nei modelli di pricing in modo che sia gli editori che gli inserzionisti possano beneficiare appieno dall'ecosistema in rapida crescita del programmatic", spiega PubMatic nella nota, aggiungendo che "offrendo modelli di pricing semplificati, PubMatic mette in grado i buyer di effettuare aste in maniera più efficiente per tutte le inventory sulla propria piattaforma, con un conseguente vantaggio sia per loro che per gli editori". «Siamo sempre stati una società publisher-first e siamo sempre stati chiari sul bisogno di portare una maggiore trasparenza nel programmatic. In PubMatic, analizziamo costantemente i mutevoli bisogni del mercato in modo da poter fornire il miglior servizio e le migliori innovazioni di prodotto ai nostri clienti. E' importante che i nostri modelli di prezzo riflettano questo nostro posizionamento», ha commentato Rajeev Goel, co-founder and CEO of PubMatic. La cancellazione delle fee lato acquisto è l'ultima di una serie di iniziative lanciate dalla società per promuovere una maggiore trasparenza nell'ambiente programmatico, rispondendo a un bisogno sempre crescente che proviene da entrambi i lati del mercato - acquisto e vendita. Recentemente la società ha lanciato un programma "fraud-free" che prevede il rimborso della spesa pubblicitaria agli inserzionisti che hanno acquistato inventory fraudolenta sulla piattaforma; è passata inoltre a un unico modello first-price per le aste in header bidding.

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