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05/07/2017
di Alessandra La Rosa

Pubblicità su Apple News: gli editori potranno utilizzare i propri partner tecnologici

I publisher potrebbero presto utilizzare le loro tecnologie per vendere gli spazi sui contenuti veicolati tramite l'app. Una novità che renderebbe più semplice l'impostazione dell'adv e la sua erogazione

Attualmente, Apple ha un forte controllo sull'erogazione della pubblicità sulla sua app News. Un sistema che secondo gli editori che usano l'applicazione per distribuire i loro contenuti non è particolarmente redditizio. Ma stando a quanto riporta Advertising Age, Apple News potrebbe presto consentire ai publisher di utilizzare le loro tecnologie per vendere gli spazi pubblicitari sui contenuti veicolati tramite l'app. Un sistema che di fatto porterebbe Apple News a diventare molto più simile a un'estensione dei siti online degli editori di quanto non lo sia adesso. I publisher, infatti, potranno utilizzare gli stessi partner e piattaforme ad tech cui fanno affidamento per le loro property, come DoubleClick for Publishers o altri. Attualmente i proprietari di media possono impostare l'erogazione di pubblicità sui loro articoli all'interno di Apple News, su vario tipo di formati tra cui banner tradizionali e video (esiste anche un formato native Sponsored Content), ma il processo, secondo quanto riporta la testata, è complesso e lungo. Utilizzare i propri partner tecnologici lo renderebbe più semplice e redditizio. Né le AMP di Google né gli Instant Articles di Facebook danno questa possibilità. L'aggregatore di notizie di Apple nasce nel 2015, ed oggi è la 15esima maggiore applicazione negli Stati Uniti, sia su iOS che su Android, con 47 milioni di utenti al mese. Ma nonostante questa sua popolarità, non è mai riuscita ad offrire agli editori le revenue sperate a fronte di un'utenza così ampia. Apple è stata sempre molto attenta ad utilizzare con parsimonia l'ad tech all'interno dei propri prodotti (la società tra l'altro ha recentemente annunciato che, nella nuova versione del sistema operativo, Safari ospiterà un sistema di bloccaggio degli spot in auto-play e un filtro anti-tracciamento) e adesso, insieme al progetto di consentire agli editori di utilizzare i propri partner, avrebbe in mente anche di offrire l'accesso ai contenuti dell'app al costo di una fee, con forme di micropagamento, come fonte alternativa di ricavi per i publisher.

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